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Studenti 'smistati' in scuole non scelte: gli istituti non rispondono, Udicon pronta a diffide e ricorsi

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Incontro con giornalisti e famiglie. Dodici scuole modenesi non avrebbero ancora fornito i dati sulle iscrizioni rifiutate. Paldino: 'Grave l'atteggiamento, i ragazzi non sono pacchi e una pagella in seconda media non può pregiudicare il percorso scolastico superiore. Vicenda sempre meno trasparente, andremo fino in fondo'


Studenti 'smistati' in scuole non scelte: gli istituti non rispondono, Udicon pronta a diffide e ricorsi
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'Mi ha telefonato una responsabile dell'istituto Fermi comunicandomi che mio figlio non era stato accettato in quella scuola, quella che avrebbe voluto frequentare. Iscrizione negata. Non mi hanno spiegato il perché al telefono. Ho scritto una mail e mi hanno risposto che era stata una non meglio definita decisione interna. Nulla più. Così abbiamo deciso di cogliere la seconda scelta, un istituto a Vignola. Quello che disturba è che ad oggi non sappiamo perchè mio figlio è stato escluso. Senza considerare il fatto che si tratta, fino al biennio, di scuola dell'obbligo. Per noi, ora, obbligo a frequentare una scuola che non è quella che si vorrebbe fare. E per lo più senza sapere il perché'. A parlare è Sergio, papà di uno studente oggi frequentante la terza media e che come migliaia in provincia, hanno effettuato, entro gennaio, l'iscrizione alla scuola superiore.

Ma oggi fa parte di quella schiera di genitori di quei giovani obbligati di fatto a non frequentare la scuola scelta, ma una seconda, se va bene, o una terza. Il loro numero potrebbe variare dai 200 ai 300. Sergio era uno dei genitori presenti presso la sede Udicon alla conferenza stampa aperta anche a mamme, papà e alle loro testimonianze. Una cinquantina quelli che si sono rivolti all'associazione per chiedere e fare chiedere chiarimenti e per trovare soluzioni per garantire l'ammissione alla scuola scelta come prioritaria. Ad invitarli e ad accoglierli il vicepresidente Udicon Vincenzo Paldino che dopo oltre un mese dalla lettera con richiesta di accesso agli atti inviata a 12 scuole, non ha ancora avuto risposta.

'Ciò è grave e inaccettabile perché da un lato le scuole sarebbero tenute a forniirli questi dati, su richiesta, e dall'altro non riusciamo ad avere, come per noi sarebbe invece diritto avere in base ad una legge regionale, l'esatta dimensione del fenomeno e dei casi specifici, scuola per scuola. Non capiamo che cosa c'è da nascondere' - prosegue Paldino. 'Questo atteggiamento genera sospetto e rende ancora più necessario chiedere chiarezza e trasparenza, ovvero ciò che le scuole devono garantire perché lo dice la legge, e tanto più ad una associazione come la nostra pienamente legittimata a farla. Quali criteri vengono utilizzati nelle scuole, per decidere di negare ad un ragazzo una scuola, che magari rappresenta la sua aspirazione? Sappiamo che si usa anche la media dei voti durante il percorso scolastico delle medie inferiori. Crediamo non sia giusto vincolare o pregiudicare il futuro scolastico di un ragazzo basandosi su un pagellino finale che può essere condizionato da mille variabili, soprattutto se parliamo di ragazzi di 12 o 13 anni. Ancora peggio se ci basiamo su un sorteggio. Qui il messaggio che viene inviato ai ragazzi è che il loro futuro scolastico è legata alla fortuna. Sia in un caso sia nell'altro siamo di fronte a meccanismi sbagliati e a parametri che vanno cambiati. E poi, sinceramente, è inaccettabile parlare dei ragazzi come se fossero dei pacchi. Ad un genitorè è stato detto che il figlio sarebbe stato 'smistato' in un'altra scuola. 'Smistato', come un pacco'.

Che cosa fare? Aspettiamo ancora alcuni giorni poi, se ancora senza risposta, partiremo con le diffide. Se continueremo a non avere risposte allora scatteranno i ricorsi al Tar. Non è accettabile quanto sta succedendo. E' in gioco il diritto all'istruzione e la possibilità di dare risposte alle aspirazioni di molti ragazzi. In una scuola che per il biennio rimane d'obbligo. E di questo si tratta se consideriamo che ci sono ragazzi che si sono visti negare addirittura la terza scelta e si trovano di fatto obbligati a frequentare una scuola lontana dalle proprie aspirazioni ed ambizioni. Siamo determinati a andare avanti fino in fondo. Un tale diritto va affermato, non negato'.

Gi.Ga.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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