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La realtà che agli occhi dei referenti provinciali e regionali di USB emerge dal taglio delle corse e alla rimodulazione delle frequenze presentata nei giorni scorsi dall'Agenzia della Mobilità e che interesserà almeno per i prossimi 9 mesi, prevalentemente il bacino urbano di Modena, supera in peggio le peggiori prospettive.
'Come pensavamo Amo non riusciva a garantire il servizio come già ridotto nel mese di giugno, ora sono intervenuti per tagliare ancora di più il servizio urbano, per garantire almeno le corse extraurbane. La riduzione del servizio studiata da Amo sarebbe per risparmiare 30 turni macchina, ma la realtà concreta, come anche dichiarato da Amo, è che solo per il bacino di Modena mancano circa 35/40 autisti, e situazione che potrebbe peggiorare, visto che ci saranno nuove dimissioni nei prossimi mesi'- specifica e commenta il referente provinciale USB Giovanni Miele.
La riduzione è talmente significativa da interessare praticamente ed in maniera significativa, tutte le linee: per la 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10 è prevista la rimodulazione delle frequenze medie e quindi degli orari, la 11N e 11S diventeranno una linea sola, mentre per la 12, 13, 14, 15 previste modifiche sostanziali alle frequenze. L'obiettivo AMO è quello di risparmiare circa 14 turni macchina al mattino e 15 al pomeriggio, rispetto al servizio “intero” in vigore lo scorso giugno 2024'.
'La realtà concreta, come anche dichiarato da Amo, che solo per il bacino di Modena mancano circa 35/40 autisti, situazione che potrebbe peggiorare, visto che ci saranno nuove dimissioni nei prossimi mesi. Volendo poi applicare un dato tecnico che si chiama 'coefficiente di sostituzione', ovvero fare un calcolo del personale in base anche a carenze per malattia, maternità, legge 104, arriviamo minimo a 50 unità in meno.
Seta punterà da settembre a coprire un servizio già ridotto all'osso caricando il personale di straordinari, mancati riposi, turni fuori residenza inducendo di fatto autisti a 12-13 ore di guida'. Per USB ci sarebbe anche in questo campo un fattore Modena che rende la situazione all'ombra della ghirlandina, peggiore che altrove.
'Se a Piacenza non esiste problema del personale, mentre a Reggio Emilia la situazione è migliore, le responsabilità sono solo della Direzione di Seta e delle Organizzazioni Sindacali complici per una azienda che non è mai stata unita. Noi di Modena abbiamo pagato sempre il prezzo più elevato. Scrivono di revisione provvisoria dell'orario di servizio urbano, ma possiamo garantire che la riduzione del servizio diventerà strutturale e vedrà nei prossimi mesi un peggioramento crescente per la difficoltà a garantire anche le poche corse urbane ed extraurbane così come programmate'.
Per USB se il problema è di governance e di incapacità di affrontare e gestire l'emergenza personale con provvedimenti strutturali e di reale valorizzazione degli organici esistenti (visto che uno dei motivi principali della carenza di personale è da anni rappresentata dalla fuga degli autisti più che alla difficoltà, pur innegabile, di reperirne di nuovi), per USB il problema è anche sindacale (ovvero dei sindacati che almeno ufficialmente non hanno reagito pubblicamente di fronte al piano di riduzione annunciato), e politico. 'In tutto questo si riscontra nuovamente la complicità della politica locale, che sembra dare continuità della gestione di Muzzarelli, ritenendo SETA non responsabile della carenza di conducenti. La Direzione di SETA si dovrebbe dimettere, ma indisturbata continua invece a fare danni, addirittura attaccandosi medaglie al petto, ritenendo che stanno gestendo al meglio in uno scenario di difficoltà nazionale a reperire conducenti di bus. Se cosi fosse ci dovrebbero spiegare perché nel bacino di Piacenza, gestito sempre da SETA, non esiste carenza di personale, nel bacino di Reggio Emilia la situazione è migliore, mentre a Modena assistiamo ad un peggioramento del servizio, che è frutto delle condizioni di lavoro sempre peggiori che vengono offerte al personale viaggiante'.
'Di recente - continua Giovanni Miele - il Presidente Cirelli ha affermato che Modena è il bacino che vanta un parco mezzi più nuovo, peccato che molti di questi bus acquistati rimarranno in deposito senza un autista che li possa guidare. L'ultimo confronto tra USB L.P. e la Direzione di SETA è avvenuto lo scorso 10 luglio presso la Prefettura di Modena, dove è stata nuovamente presentata la nostra piattaforma rivendicativa, che aveva lo scopo di porre un argine alle numerose dimissioni volontarie; la risposta di SETA è sempre la stessa, non ci sono abbastanza soldi!
Non ci sono soldi per migliorare le condizioni di lavoro di tutto il personale, ma poi escono i soldi per campagne di reclutamente del personale che non offrono garanzie sulla qualità del lavoro e salari dignitosi, mentre di recente sono stati distribuiti premi economici, senza accordi sindacali, a chi ha effettuato numerose ore di straordinario, in modo da incentivare i conducenti a svolgere sempre più prestazioni lavorative extrea. Chiediamo alle istituzioni locali, come a chi dovrebbe controllare la qualità del servizio e le condizioni di lavoro, quale garanzia può essere data per la sicurezza del servizio se SETA mette un autista nelle condizioni di guidare fino a 12/13 ore consecutive in una giornata di lavoro!
Anche in questo mese di agosto, con il servizio super ridotto, gli autisti si vedono assegnare i turni anche mezz'ora prima, in disprezzo delle leggi sulla programmazione del servizio, che dovrebbe essere fatta con un congruo preavviso (almeno di 48 ore). Vengono negati anche giorni di ferie e non osiamo immaginare cosa succederà con l'avvio del servizio scolastico.
La realtà è che ci saranno sempre più autisti che decideranno di dare le dimissioni, che lavorare in una azienda che non rispetta il personale e le regole più elementari sulla dignità del lavoro e dei lavoratori'.
Per rivendicare questi ed altri punti, il 20 settembre USB Lavoro Privato ha indetto un nuovo sciopero Nazionale e aziendale proclamato da Usb.