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'Condivido l’analisi della Sig.ra Mazzacurati, ma onestamente ho trovato il paragone Viale Gramsci-Scampia davvero fuori luogo. Scampia è un quartiere di Napoli dove le istituzioni stanno facendo tantissimo, ma trovano innumerevoli e complesse difficoltà. Viale Gramsci è un territorio dove le istituzioni non stanno facendo assolutamente nulla e basterebbe davvero poco per riportare una situazione ottimale. Direi quindi il contrario. Ciò che accade a Scampia è di tutt’altra entità'.
E' il commento di un residente di viale Gramsci, componente del locale comitato attivo da tempo sul fronte della sicurezza, a commento dell'intervento che alcuni giorni fa venne pubblicato da la Pressa, del coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Valentina Mazzacurati.
La tutela della sicurezza, nel fazzoletto di territorio compreso tra viale Gramsci, il Parco XII aprile all'R-nord è da tanto, forse troppo tempo, un tema caldo.
Se non altro perché la sicurezza, lì, non è garantita. Nonostante la riqualificazione dell'area e della facciata Coop, nonostante gli interventi delle forze dell'ordine (che troppo spesso vedono riapparire in zona persone fermate e magari destinatari di provvedimenti di espulsione), nonostante le segnalazioni sfociate la scorsa settimana nell'affissione e nella pubblicazione su La Pressa, delle foto degli spacciatori immortalate dai residenti. Ultimo segno di esasperazione se non di rassegnazione. Perché il problema è sempre la presenza, quasi indisturbata, di stranieri, molti dei quali irregolari, che gestiscono lo spaccio alla luce del sole, occupano di giorno e trasformano in terra di nessuno la notte, rendendola off-limits, una parte importante fetta del quartiere.
Un problema per tutti, quello degli stranieri irregolari con precedenti, cavalli e sentinella dello spaccio, soprattutto per tutti quegli stranieri (ricordiamo che l'85% dei residenti negli oltre 200 appartementi dell'R-nord, di cui più della metà di proprietà del Comune, è straniero), che da anni vivono regolarmente e garantiscono una convivenza civile e tranquilla in una delle zone più multietniche della città.
Un problema che si unisce a quello della scarsità dei controlli, o dell'efficacia degli stessi, nel breve e medio termine.
'Da tanti anni risiedono molti stranieri di diverse etnie e religioni e la convivenza è tranquilla' - commenta il residente che ci ha scritto. 'Nonostante la forte densità di popolazione, la più importante a Modena, si è sempre vissuto tranquillamente. Ci sono alcune situazioni oggettivamente problematiche e pericolose che basterebbe affrontare con gli strumenti che le leggi mettono a disposizione e verrebbero risolte in meno di quanto si pensi, ripeto, cosa che non viene fatta nonostante le lamentele, i continui appelli i contatti pressoché quotidiani con le Autorità. E poi è bene scindere R-Nord e Viale Gramsci, che sono due realtà differenti.
Spero che le dichiarazioni della Sig.ra Mazzacurati non restino le solite affermazioni di un politico che strumentalizza Viale Gramsci per attaccare il Sindaco e la giunta, ma si faccia concretamente parte attiva per aiutare a risolvere i problemi di una zona, sicuramente con le sue particolarità, ma con i suoi lati positivi e che non ha nulla da invidiare ad altre zone di Modena. Noi la aspettiamo. Altrimenti eviti altri paragoni fuori luogo che rischiano di sviare l'attenzione e l'analisi dai veri problemi'
Nell'immagine in primo piano, una foto affissa nella bacheca nei pressi delle farmacia e pubblicata qui la scorsa settimana