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'Luca Negrini ha bisogno dell'appoggio di tutte le anime del centrodestra, da Forza Italia passando in particolare dal suo partito, Fratelli d'Italia. Io comprendo la necessità di impegnarsi per le Europee o per le prossime Regionali imposte in anticipo dall'addio di Stefano Bonaccini, ma in questo momento Modena e il candidato sindaco Luca Negrini meritano il massimo impegno al fine di conquistare in questa città quantomeno uno storico ballottaggio, liberando questa terra dalla cappa insopportabile di un sistema che ha bisogno di alternanza come dell'aria. E dopo il ballottaggio tutto può succedere'. Bruno Rinaldi, candidato in Consiglio comunale come indipendente dell'area moderata giovanardiana all'interno di Forza Italia, sottolinea senza tanti giri di parole uno degli aspetti più controversi di questa campagna elettorale modenese.
L'occasione è l'aperitivo elettorale organizzato oggi al ristorante La Brace di via Emilia Est al quale hanno partecipato anche il coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis, l'ex senatore Carlo Giovanardi e l'ex candidato sindaco Luca Ghelfi.
Il punto implicitamente evidenziato da Rinaldi è l'assenza dei vertici del primo partito di maggioranza, in particolare del senatore Michele Barcaiuolo, nella campagna elettorale. Barcaiuolo che - a detta di Rinaldi - sarebbe concentrato quasi esclusivamente sul sostegno a Stefano Cavedagna alle Europee.
'Serviva certamente una maggiore concertazione nella scelta delle candidature a sindaco - continua Rinaldi -, ma una volta che si è scelto un candidato mi aspetto l'impegno massimo, in particolare dal partito che lo ha fortemente voluto. Soprattutto alla luce del buon lavoro che sta facendo Negrini. Non è assolutamente vero che la partita dell'8 e 9 giugno è già chiusa, lo dimostra il nervosismo del candidato sindaco del centrosinistra Massimo Mezzetti al recente confronto con Negrini stesso e lo dimostrano i tanti che si avvicinano ai nostri banchetti chiedendo di regalare finalmente a Modena una alternanza'.
'Noi rappresentiamo la componente moderata all'interno di Forza Italia - continua Rinaldi - ma non bisogna confondere la parola 'moderato' con l'idea del compromesso e dell'accomodamento a tutti costi. Ai moderati non va assolutamente bene tutto, semplicemente siamo fermamente contrari a una idea della politica populista e fatta di slogan, così come diciamo no allo sterile politicamente corretto che nasconde un vuoto di identità. Io credo che a Modena esista un elettorato moderato così inteso, stanco del monocolore del centrosinistra, pronto a governare anche coi 5 Stelle fino a ieri più nemici che avversari pur di non perdere il potere, e che pretende dalla politica soluzione vere e concrete ai problemi'.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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