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Giovedì scorso, 11 maggio, la Corte d’Appello di Bologna ha assolto con formula piena Cpl Concordia da ogni addebito amministrativo conseguente alle accuse di corruzione inerenti alle opere di metanizzazione dell’isola di Ischia formulate nei confronti di alcuni suoi ex vertici, compreso l'ex presidente Roberto Casari (qui la conclusione della sua vicenda giudiziaria). Il dispositivo della sentenza 'dichiara l’insussistenza dell’illecito amministrativo contestato alla cooperativa perché il fatto non sussiste'.
A darne notizia è stata la stessa Cpl Concordia in un comunicato. Un comunicato nel quale però non viene citato in alcun modo Roberto Casari, contro il quale la cooperativa stessa si costituì parte civile e che mai ha ricevuto una 'riabilitazione' dalla azienda che guidò per 40 anni, nonostante le assoluzioni.
Proprio Casari è stato la prima vittima di una odissea giudiziaria smontata pezzo per pezzo dalle sentenze (tutte di assoluzione rispetto alle gravissime accuse mosse, tranne una condanna a un anno ed otto mesi per emissione di fatture per operazioni inesistenti, video sopra), ma il suo nome continua ad essere un tabù per Cpl e per Legacoop della quale proprio il presidente Barbieri è oggi leader provinciale.
'Cpl Concordia, imputata dal 2015 per la responsabilità amministrativa di cui al D. Lgs 231/01, è stata assolta con formula piena anche nell’ultimo processo ancora pendente. La Cooperativa esce quindi senza alcuna condanna da tutti i procedimenti penali in cui era stata coinvolta a seguito delle vicende che tanta eco ebbero in passato.
Nei lunghi anni di durata dell’iter processuale seguito alle indagini relative alla metanizzazione di Ischia, i danni subiti da Cpl Concordia in termini di calo del fatturato, fuoriuscita di personale e perdita di reputazione sono stati ingenti - recita la nota -. Solo l’impegno costante e convinto degli Amministratori, dei Soci e dei dipendenti, la vicinanza di Legacoop e la collaborazione del Ceto Bancario, oltre all’attività dei difensori legali, a cui va il ringraziamento di tutta l’azienda, hanno consentito alla Cooperativa di superare i momenti più difficili, recuperare il proprio ruolo nel mercato e, già da diversi anni, ricominciare a consuntivare bilanci in utile'.
'È stato un percorso lungo e complicato - aggiunge il presidente di Cpl Paolo Barbieri - ma ora che il confidato esito giudiziario è stato raggiunto, e con la consapevolezza data dai risultati ottenuti in termini di fatturato e occupazione, la Cooperativa si proietta verso un ruolo sempre più da protagonista nello sviluppo della transizione energetica in Italia'.
g.leo.
Redazione Pressa
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