Quando la Rando scrisse che Prima Pagina era informazione a pagamento dei poteri?

Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera

Era il 17 agosto 2016 quando Prima Pagina pubblicava un articolo dal titolo «Enza Rando, consulenze e contraddizioni di un’associazione-simbolo e della sua leader». L’articolo «Libera a Modena ha il volto della 58enne avvocato Vincenza Rando, componente della segreteria nazionale dell’associazione e responsabile dell’Ufficio legale - scrivevamo -. Per essere precisi il referente provinciale di Libera (nel modenese l’associazione conta 200 soci e 14 associazioni iscritte) è il professore universitario Maurizio Piccinini (che ha sostituito lo scorso anno Gerardo Bisaccia, responsabile Arci per Vignola), mentre nell’uf ficio di segreteria siedono anche Franco Zavatti della Cgil e Mara Fonti (madre del giornalista del gruppo Espresso Giovanni Tizian). Comunque il vero simbolo di Libera a Modena è indubbiamente Vincenza Rando. Come non vi sono dubbi sul legame che lega a doppio filo la stessa Rando col mondo Pd.
La risposta
Domande che sono rimaste ad oggi senza risposta. Libera replicò infatti attraverso Maurizio Piccinini dicendo che «chi attaccava la Rando si colloca oggettivamente al fianco delle mafie» (e per questo lo abbiamo querelato), mentre il senatore Pd Vaccari disse di «rabbrividire pensando a quanto si sentivano forti le mafie in questo momento». Dalla Rando stessa silenzio totale. Almeno ufficialmente. In una chat con una trentina di persone (tutte vicine a Libera) scrisse invece un messaggio preciso. Che oggi abbiamo deciso di riportare, perchè crediamo sia utile farlo. Giusto farlo. «Buongiorno cari. In questa domenica di agosto continua l’attacco frontale e programmato del giornale Prima Pagina. Attacco tra l’altro dove non vedo l’oggetto dell’attacco. Mi hanno d'atto diventare eroe (io ho sempre detto che non abbiamo bisogno di eroi ed io sono anti eroi, penso che siamo questi perché è la nostra scelta di vita) poi hanno detto del cumulo di incarichi (falsità sia nei numeri sia ne gli incarichi ) . Ma al di là di questo attacco che stavamo aspettando a livello nazionale è importante capire chi ci sta dietro e penso che lo capiremo. In questo giorni avevo voglia di riposare dopo anno faticoso anche per Libera e a livello personale ma qualcuno ha deciso di attaccare Libera attraverso me. Io credo che noi dobbiamo rispondere, come abbiamo sempre fatto, con la nostra condotta etica. Dobbiamo rilanciare l’impegno in questo territorio perchè non dimentichiamo che fra poco abbiamo la sentenza Black Monkey e per una informazione a pagamento dei poteri spostare l’attenzione è utile. In questo giorni ho ricevuto messaggi telefonate da tantissime persone. Non ne ho ricevute da altri, ma i segnali raccontano: i nostri bilanci sono pubblicati nel sito. Non credo che dobbiamo colloquiare con prima pagina che non solo ha fatto catti va e illecita informazione, ma ha offeso la buona e critica informazione. Io sarò a Modena da lunedì e sono disponibile per una riunione per confrontarci tutti e decidere insieme. Il 25 agosto sono a Roma perché ufficio di presidenza vuole riflettere anche su questo. Noi resistiamo ed ho la sensazione che abbiamo toccato qualche forte interesse».
I fatti
A due mesi di distanza a ottobre 2016 i «forti interessi» che la Rando avrebbe toccato chiudono bottega. Prima Pagina chiude bottega (o bar per usare il paragone). « L’informazione a pagamento dei poteri» che per la Rando avrebbe dovuto «spostare l’attenzione» dalla «sentenza Black Monkey» chiude. Funziona così. La Rando continuerà a percepire le sue consulenze liberamente (peraltro nessuna falsità nel numero e negli incarichi, come ella afferma perchè pubblicammo il giorno seguente le schermate ufficiali). Rando: referente di Libera e pagata dalle amministrazioni Pd (in primis la Regione di Stefano Bonaccini) che dovrebbe controllare. E noi - giornale filomafioso chiudiamo baracca. Ci sta. Del resto il nostro territorio ha gli «anticorpi contro le mafie», come amano ripetere in modo ossessivo i senatori antimafia Vaccari e Carlo Giovanardi, ed evidentemente noi eravamo il batterio. La malattia. Prima Pagina ha chiuso: Libera, grazie ad Enza Rando, la donna che al sol nominarla i boss tremano, ha finalmente sconfitto le mafie. «A questo mondo c’è giustizia finalmente». Per dirla con l’eterno Manzoni. Un brindisi!Per dirla con Noi, sgradevoli giornalisti di Prima Pagina. Ma che il brindisi, almeno quello, sia sincero.
Leo

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