Sul nome che circola da giorni sui presunti autori dell'attacco informatico all'Ausl di Modena, ovvero la rete di hacker rappresentata sotto il nome di 'Hunters international cyberattackers', dai responsabili Ausl non ci sono né conferme ma nemmeno smentite. L'organizzazione avrebbe agito nei confronti del sistema sanitario modenese allo scopo di acquisire informazioni protette funzionale alla loro monetizzarle attraverso la richiesta di una somma in criptovalute. In sostanza, uno scenario simile a quello con cui si è dovuta scontrare alcune settimane fa l'Ausl di Verona. Con questa azienda i dirigenti e i tecnici delle aziende sanitarie modenesi colpite in questi giorni si sono confrontati per verificare analogie negli attacchi e condividere azioni di contrasto.Gli 'Hunters international cyberattackers' noti in Italia per raid simili, solitamente chiedono un riscatto in bitcoin per rilasciare i dati 'sequestrati'.
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