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Nella nomenclatura dei dirigenti della sanità pubblica regionale e provinciale è spuntata da alcuni mesi una nuova figura: quella del Direttore Assistenziale. Introdotta nell'organizzazione del sistema sanitario pubblico, per volontà e per atto della giunta regionale dell'Emilia-Romagna nel maggio del 2023 con l'indicazione di istituirla entro il 31 gennaio 2024 nelle Aziende Sanitarie locali, è definita come figura pensata per sviluppare modelli organizzativi innovativi, nuove competenze delle professioni sanitarie con l’obbiettivo di favorire così le autonomie professionali e le capacità degli operatori sanitari.
Una figura in più, che prima non c'era, creata e istituita dalla Regione nel bel mezzo delle discussioni sui costi della sanità pubblica, sui salari ridotti degli operatori sanitari, che spingono medici e specialisti a fuggire dal sistema pubblico, e dei problemi di carenza di personale che stanno portando alla chiusura di reparti e alla ridimensionamento dei presidi sanitari territoriali, compreso quelli dell'emergenza.
Figura che per la sua rilevanza strategica rientra tra quelli connotati da un rapporto di natura fiduciaria con il Direttore Generale. Una fiducia che deve fare i conti con una stretta lista di nomi definita da un elenco, sempre stabilito dalla Regione, idonei a tale genere di nomina. Dal quale le direzioni delle Ausl possono attingere
Anna Maria Petrini, Direttore Generale Ausl di Modena, ha quindi scelto tra questi nomi quello di Annamaria Ferraresi, già dipendente a tempo indeterminato dell'Ausl di Modena, già Dirigente delle Professioni sanitarie e attualmente Direttrice del Distretto di Mirandola, al centro di una profonda riorganizzazione della rete di assistenza territoriale comprendente anche l'ospedale di riferimento, di Mirandola, dove l'anno scorso Regione ed Ausl hanno disposto lo stop all'attività del punto nascita anche per carenza di personale, e dove il sistema dell'emergenza-urgenza e del Pronto Soccorso soffre di una crisi di personale senza precedenti. 'Grave' anche a detta della stessa Ausl.
Per l’incarico conferito, in conformità alle indicazioni regionali - si legge nell'atto di nomina dall'Ausl - è riconosciuto ad Anna Maria Ferraresi - un trattamento economico annuo omnicomprensivo quantificato in Euro 115.396,00, comprensivo della retribuzione massima di risultato secondo quanto previsto in sede di contratto individuale;
Gi. Ga.
Redazione Pressa
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