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Quando l'altro giorno ho sentito dire dal Dott. Venturi 'basta cazzeggio...' ho avuto una specie di déjà vu. Mi è tornato alla mente quello sfortunatissimo post dell'ex direttore generale dottor Annichiarico, che irrideva i cittadini preoccupati per i decessi dovuti alla West Nile.
Poi ho anche pensato, dal mio studio in casa dove sono reclusa da tre settimane, che quel 'basta cazzeggio...' avremmo potuto dirlo noi al dottor Venturi quando fino al 21 febbraio i sospetti casi di coronavirus
venivano inviati al Pronto Soccorso in barba alle direttive già chiare del Ministero della Salute. Dopo alcune polemiche sui media, ecco spuntare un protocollo in linea con il Ministero.
Ma, tanto per non smentirsi, ecco apparire
un nuovo documento (che 'cazzeggia'?): il Direttore Generale dell'ASL diffonde un comunicato che invita caldamente i professionisti di “
astenersi completamente dalla comunicazione via social o attraverso qualsiasi altro mezzo per tematiche inerenti l'epidemia. Qualunque comunicazione che non corrisponda a verità... sarà oggetto di provvedimenti formali da parte dell'Azienda”.
A questo aggiungiamo che a tutt’oggi gli eroici medici pare siano ancora sprovvisti di presidi sanitari.
Ma non solo: pare anche che abbiano negato i tamponi al personale sanitario venuto a contatto con paziente non riconosciuto all’inizio come infetto (affrontato quindi senza protezioni). Quindi sino ad oggi niente tampone e niente quarantena per personale sanitario che può a sua volta infettare altri pazienti e parenti.
Ieri circolare della direttrice generale della agenzia sanitaria dell'Emilia Romagna, la stessa che nel 2006 non ha ritenuto opportuno che l'Azienda Policlinico si interessasse alle maxiemergenze, che impone al personale sanitario in caso di quarantena il dimezzamento del tempo di quarantena stesso come se il virus si sviluppasse diversamente in chi lavora in sanità.
Perbacco che confusione. La loro però, non la nostra.
E noi saremmo quelli che 'cazzeggiano?'
Io scrivo da Modena: città deserta, strade vuote.
Dottor Venturi per favore non ci offenda. Pensi piuttosto a dipanare una matassa, quella della maxi-emergenza, che non avete saputo gestire dall'inizio.
Anna Beatrice Borrelli