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Al quartiere 2, comprendente le ultime aree della città a 'subire' l'avvento della raccolta dei rifiuti porta a porta in modello Hera Modena, continuano le segnalazioni di situazioni capaci di confondere cittadini e al limite del paradossale. Tali nel momento in cui in vie e strade con caratteristiche urbanistiche e abitative simili convivono o almeno si scontrano, anche con tempistiche diverse, altrettanto diversi sistemi di raccolta. Che si differenziano addirittura anche all'interno di stesse vie. 'Non ci capisco più nulla' - afferma Gianni pensionato residente in via Teglio. 'La raccolta cambia anche solo spostandosi di una via'. 'Qui, in via Teglio, da un giorno all'altro hanno tolto i cassonetti di carta e plastica consegnando gli appositi sacchetti. Hanno lasciato il cassonetto dell'indifferenziata con Carta Smeraldo ma aperto. Per la differenziata ci sono sacchetti. Un centinaio che devono bastarci per tutto l'anno.
Con l'obbligo di fatto anche per pensionati che non li hanno ricevuti a spostarsi nei centri Hera autonomamente, cosa non così automatica'. Ma l'incredibile è che basta spostarsi di 200 metri, nello stesso quartiere, per notare per esempio in via Grandi, un sistema diverso. Con tutti i cassonetti presenti e con la sostituzione di solo quelli per la differenziata, già funzionanti con carta smeraldo. Per il resto conferimento libero, nei cassonetti tradizionali, senza sacchetti. In via del mercato, strada parallela e distante poche decine di metri, si cambia ancora e si raggiungono dei picchi di caos totale. Qui, addirittura dalla seconda settimana di ottobre 2022, Hera aveva distribuito i bidoncini di plastica con codice a barre per la raccolta differenziata per ogni tipologia di rifiuto (organico, vetro, plastica, carta con sacchetti, e indifferenziata), da realizzare in casa.
Bidoncini da posizionare nei giorni stabiliti dal calendario, sulla strada, come succede per i sacchetti. Per 8 mesi, fino ad oggi, nessuno li ha ritirati e non se ne è fatto nulla. Per strada, fino alla scorsa settimana, tutti i cassonetti tradizionali anche se in numero minore. Una batteria su tre in una strada di quasi un chilometro è stata tolta, incentivando l'esodo verso gli unici rimasti liberi e disponibili. Da qui la nascita di discariche quotidiane. Il paradosso si è accompagnato al paradosso con la rimozione, nei giorni scorsi, e solo nel lato nord della via, dei cassonetti della indifferenziata e dell'umido, senza la loro sostituzione. Potrebbe essere la volta dell'entrata in campo, dopo 8 mesi di silenzio e inutilizzo, dei bidoncini casalinghi? Potrebbe ma niente è certo. Soprattutto nei tempi. Nessuno, fino ad ora, anche da Hera, sembra essersene ricordato. Nel frattempo, come registrato attraverso tante segnalazioni in altri quartieri, i cassonetti della differenziata e dell'umido non sono stati sostituiti da altri con apertura con carta smeraldo. Ormai da una settimana dove i tradizionali cassonetti della indifferenziata sono stati rimossi, non ne sono stati posti altri. Di nessun tipo. Allo stesso tempo, nel tratto sud della stessa via, tutto è rimasto invariato. Con cassonetti tradizionali che essendo ormai rimasti gli unici, sono perennemente stracolmi.
Il caos continua a regnare sovrano, insieme al degrado.