In una nota, l'Azienda sanitaria spiega che 'l'incremento della pressione epidemiologica del virus sta facendo registrare numeri enormi, a cui stiamo provando a fare fronte mettendo in campo risorse straordinarie, ma non infinite', e quindi 'chiedere scusa ai cittadini è doveroso in questa situazione, anche se, comprensibilmente, non basterà ad alleviare la rabbia di chi ha trascorso ore in auto con febbre o con bambini piccoli in attesa di fare un tampone'.
Altrettanto doveroso, aggiunge però l'Ausl, è 'spiegare come si è arrivati a questa situazione, senza voler attribuire colpe o responsabilità'. E per comprendere perché il sistema oggi non ha funzionato, secondo l'Azienda sanitaria, 'sono necessarie due cose: una premessa e i numeri'.
La premessa è che 'la programmazione dell'attività dei Drive through è basata sulle prenotazioni fatte il giorno precedente da medici, farmacie, sanità pubblica e continuità assistenziale', e per quanto riguarda i numeri, 'per la giornata di oggi erano programmati 4.793 tamponi, e su questo numero è stata organizzata l'attività'.