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La crisi di personale specialistico generata nei reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Carpi e Mirandola sta diventando cronica, così come, in risposta, il ricorso sempre più frequente a personale esterno fornito da cooperative di medici esterne, private. Una crisi talmente profonda da spingere l'azienda sanitaria locale (che già aveva dato in appalto, in estate, il servizio di ostetricia dell'ospedale di Mirandola), ad indire, il 2 dicembre scorso, una gara europea per l'acquisizione di personale esterno organizzato in due tranche da sei mesi, per il 2023, ampliabile per un 50% e per un importo di 3,27 milioni di euro. Diviso tra emergenza urgenza Ausl, e reparti di ostetricia di Mirandola e Carpi, i più in sofferenza. Ma ci vorrà tempo prima che i nuovi professionisti legati a quell'appalto arrivino. E l'emergenza è adesso.
Anzi ieri, adesso e domani, Da qui la decisione di affidare in forma diretta, e in via d'urgenza, per un mese, dall'1 dicembre fino all'8 gennaio 2023, un paccheto di 38 turni di cui 30 normali e 8 turni con reperibilità, per un totale di 77.000 euro.
Poco più di 2000 euro a turno, cifra più alta di quella percepita da un professionista interno. Un paradosso se si pensa che l'obiettivo dovrebbe essere, ed è, il contenimento dei costi che con queste modalità di fornitura all'esterno di personale invece schizzano. Ma ciò che più stupisce è il fatto che quella dei medici in appalto, per la gestione dei punti nascita, rappresenta una soluzione non ottimale e giudicata critica da parte dell'Ausl, sia per via dei costi elevati, sia dal punto di vista dell'organizzazione.
Un gruppo di professionisti di diversa provenienza e, a parità di funzioni, con indennità e gettoni più alte rispetto agli altri colleghi assunti in struttura, non facilita di certo la creazione di un team affiatato. Nonostante ciò si procede: l'Ausl contatta 6 società in grado di fornire personale specializzato. Al contatto rispondono in due ditte: Altavista Società Cooperativa Sociale e C.M.P. Global Medical Division Società Cooperativa Tra Professionisti. L'Ausl chiede ad entrambe le dite i curriculum, l'offerta economica, la garanzia di copertura dei turni. A tale supplemento risponde solo la la C.M.P. Global Medical Division Società Cooperativa tra Professionisti che si aggiudica il servizio. Per un mese, fino all'8 gennaio 2023 per 77.000 euro. L'ormai ennesimo provvedimento tampone, temporaneo, non strutturale, e per lo più costoso, che dall'8 gennaio lascerà spazio presumibilmente ad un nuovo vuoto. Da compensare, con altre migliaia di euro per ogni singolo turno. Come in una tessera a scalare che quasi ogni mese, deve essere rinnovata.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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