Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Sarebbe stato notificato ieri mattina il provvedimento di sospensione di 12 giorni da scuola allo studente dell'Ites Barozzi di Modena, dopo alcune sue dichiarazioni in una intervista sulla scuola. A confermarlo, stando all'agenzia Ansa, è l'avvocato Stefano Cavazzuti che difende il ragazzo e che nel merito ha confermato la presentazione di un ricorso al Tar per ottenere l'annullamento del provvedimento.
Secondo l'avvocato, dall'atto della scuola si evincerebbe che a motivarlo 'siano state alcune frasi tratte da un'intervista video che Damiano avrebbe reso alla stampa durante la manifestazione del 28 novembre 2023, ritenute dal Consiglio dell'istituto Barozzi di rilevante contenuto diffamatorio per l'istituzione scolastica e per gli operatori scolastici coinvolti'.
Per il legale sarebbe necessario vedere il video nella sua interezza senza limitarsi all'estrapolazione di alcune frasi.
Il commento del sindaco
'Servirebbe una nuova “Lettera a una professoressa” per spiegare come il provvedimento disciplinare con il quale è stato sospeso per 12 giorni uno studente dell’istituto Barozzi di Modena rappresenti il fallimento della scuola rispetto alla sua missione educativa che non può limitarsi all’aspetto esclusivamente didattico ma, calandosi nella realtà che la circonda, deve proporsi di far crescere nuovi cittadini anche attraverso il dialogo, la responsabilità e il confronto delle idee'. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli commenta così la notizia della notifica del provvedimento di sospensione deciso dal Consiglio d’istituto, dopo che il Consiglio di classe aveva espresso parere negativo, per i contenuti di un’intervista a un giornale locale, rilasciata in qualità di rappresentante d’istituto degli studenti, che avrebbero danneggiato la reputazione della scuola.
'Abbiamo tutti sperato che, dopo le polemiche sollevate dalla notizia della sospensione e il dibattito che si è aperto anche a livello nazionale, il Consiglio d’istituto tornasse sulla decisione – spiega il sindaco Muzzarelli – scegliendo la strada del dialogo e del confronto, e non quella della punizione, per riportare serenità nell’ambiente scolastico e iniziare a ricostruire un rapporto di fiducia che quella decisione ha incrinato. Purtroppo, non è successo anche a causa di un atteggiamento pilatesco degli organismi ministeriali e dello stesso ministro Valditara. Non è così che si rispetta e si tutela l’autonomia scolastica'.
Esprimendo vicinanza e solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia, il sindaco Muzzarelli auspica che la vicenda, al di là dei possibili ricorsi amministrativi, già annunciati, non determini conseguenze sul suo percorso scolastico e 'non gli faccia perdere fiducia nelle istituzioni: la mobilitazione che si è creata anche a livello nazionale dimostra che non è stato lasciato solo'.
Infine, Muzzarelli conclude con una considerazione: 'Volendo rimanere sul terreno della reputazione della scuola, che si considera danneggiata dalle dichiarazioni a un quotidiano locale, quanti giorni di sospensione meriterebbe chi ha deciso un provvedimento che ha suscitato una generale ondata di sdegno?'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>