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Cau Castelfranco: medici specializzandi precari per garantire l'apertura, contratti anche da 20 giorni
La Pressa
La ricerca nelle graduatorie di medici per l'apertura dell'11 dicembre del primo Cau in provincia, aveva dato esito negativo e così l'Ausl è ricorsa soluzioni temporanee e precarie. Con l'estremo di un incarico di solo 20 giorni, dall'11 al 31 dicembre, che potrebbe cessare, anche anticipatamente

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Non solo nuovi medici opzionati già durante la specializzazione e inseriti nella rete assistenziale territoriale della medicina di base il giorno stesso dell'ottenimento del diploma di specializzazione, per coprire posti vacanti (come documentato qualche settimana fa), ma anche specializzandi inseriti direttamente nei Centri di Assistenza e Urgenza (CAU) che la riforma dell'emergenza urgenza voluta dalla giunta regionale ha deciso di aprire su tutto il territorio. Allo scopo di alleggerire la pressione sui pronto soccorso principali dai codici di bassa complessità. Comprese le emergenze non gravi e non tempo dipendenti. Il primo ad aprire in provincia di Modena, come da annuncio e presentazione, la scorsa settimana, da parte dei vertici Ausl, è stato quello di Castelfranco. Lunedì mattina 11 dicembre.
Una apertura non facile, che ha dovuto fare i conti con la cronica carenza di personale che pervade la sanità modenese e non solo.
La conferma arriva anche da atti dell'Ausl come quello che il 7 dicembre scorso, a pochissimi giorni dall'apertura del Cau, ha portato al conferimento di un incarico provvisorio di medico nel ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria per le esigenze del CAU di Castelfranco Emilia per 12 ore settimanali. Con avvio l'11 dicembre 2023 e termine il 31 dicembre 2023. Venti giorni di lavoro, che dire precario è dire poco, tanto più se con efficacia subordinata alla frequentazione e alla conclusione dei moduli formativi necessari all'ottenimento delle competenze, ma anche soggetto a possibile recesso anticipato nel caso di affidamento dell'incarico a tempo indeterminato al medico avente diritto a seguito delle procedure regionali di assegnazione degli incarichi vacanti.
E qui emerge la carenza nella carenza. Perché la fuga dal pubblico e le dimissioni a raffica di personale infermieristico e medico, che dura da più di un anno e che ancora sembra non dare cenni di rallentamento, non solo crea buchi e posti vacanti nella medicina di base territoriale, ma anche vuoti nelle graduatorie di medici potenzialmente pronti per le sostituzioni o, come nel caso in oggetto, ad entrare negli organici necessari a garantire l'assistenza all'interno dei Cau. E, in queste ore, in particolare nel Cau di Castelfranco. Ed è proprio l'Ausl a metterlo nero su bianco esplicitando i passaggi per il reperimento di un medico da inserire a tempo indeterminato nell'attività del nuovo Cau di Castelfranco.
Nelle more dell’espletamento delle procedure regionali per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato, la Regione consente di conferire incarichi provvisori mediante la consultazione della graduatoria aziendale di disponibilità ad assumere incarichi a tempo determinato e di sostituzione di medici del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria. La consultazione della graduatoria è scattata ma per l'Ausl non è stato possibile acquisire alcuna disponibilità ad assumere un incarico provvisorio. Da qui una ulteriore possibile soluzione dettata da una disposizione della Regione che consente, 'in caso di assenza di disponibilità da parte dei medici inseriti in graduatoria, possono essere prese in considerazione le disponibilità manifestate dai medici che hanno presentato domanda di inserimento nella graduatoria medesima oltre i termini di scadenza, secondo l’ordine cronologico di ricezione e con priorità di consultazione, nell’ordine, dei medici residenti nel territorio dell’AUSL di Modena, nella Regione Emilia-Romagna e fuori Regione (elenco dei “fuori termine”). Ma non solo. In caso di mancato reperimento di personale medico, la normativa dispone che anche i laureati in medicina e chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medico di medicina generale convenzionati con il SSN fino al 31/12/2023.
E così è stato. La disponibilità offerta da un medico specializzando ad entrare in servizio è stata immediatamente recepita, ed è sfociata nel conferimento, da parte dell'Ausl, dell'incarico provvisorio di medico del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria per le esigenze del CAU di Castelfranco Emilia. Dodici ore settimanali, nel periodo 11 dicembre 31 dicembre, con possibilità di proroga dell’incarico per ulteriori tre mesi. Mentre dalla sanità pubblica modenese e regionale, più che entrare, i professionisti preferiscono uscire, spesso alla ricerca di condizioni che qui non trovano o non trovano più'.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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