Dad solo per non vaccinati: la stretta della Regione che cambia tutto

Negare la presenza ai non vaccinati nel caso di due positivi in classe e la rinuncia alle gite preoccupano. Ma è il cambio di approccio che pone dubbi

Tradotto, uno studente non positivo dovrà andare in DAD per nessun altro motivo se non quello di non essere vaccinato. Il cambio è radicale. Ovvero la vaccinazione non obbligatoria (e non più solo il tampone che indica l'eventuale positività), viene introdotto come nuovo parametro per godere della scuola in presenza che fino ad ora era stata garantita a tutti, vaccinati e non vaccinati. E che ora non lo sarà più. Ma non solo: la distinzione tra vaccinati e non vaccinati si concretizza anche nello scenario di quarantena di tutta la classe che sulla base delle nuove disposizioni sarà della durata di 10 giorni per i non vaccinati e di 7 per i vaccinati. Non importa se il tampone è negativo. Basta essere non vaccinato per essere obbligato a tre giorni in più di Dad. Punto.
Un punto sostanziale e che a diversi genitori che hanno scritto appare, e forse è, come una palese discriminazione non supportata da un presupposto scientifico e da uno strumento sanitario. Come quello del tampone che trattandosi di scuola, può essere sganciato anche dall'obbligo del Green Pass. Un tampone che potrebbe essere applicato a tutte le classi prima della gita. A differenza di quanto succederebbe oggi. Ovvero nessuna gita per tutti. E non per la presenza di positivi, rilevabile con tampone esteso a tutti, ma per la presenza di soggetti non vaccinati. Al di là del tampone.
Gi.Ga.
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