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'Aprire eccezionalmente e fare conoscere lo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Proporre speciali visite a in luoghi straordinari in tutta Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure perché curiosi, originali o poco valorizzati e conosciuti.
Tra tesori di storia, arte e natura che si celano, inaspettati e stupefacenti, in ogni angolo della Penisola. Alla scoperta di palazzi storici, ville, chiese, castelli, e ancora esempi di archeologia industriale, musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche, laboratori artigiani e siti produttivi. Ma non solo: itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici'.
Queste le finalità delle giornate Fai dedicate alla scoperta del patrimonio nascosto del nostro Paese. Patrimonio culturale, storico ed ambientale in cui soltanto con uno sforzo molto ardito ci aspetteremmo di trovare un palazzetto dello sport, di recente concezione e tutt'ora aperto al pubblico.
Nemmeno storico, nemmeno esempio di archeologia industriale. Invece dobbiamo ricrederci. Tra ville, palazzi, dimore storiche visitabili nelle giornate Fai del 14 e 15 ottobre, presentate ieri a Roma, in mezzo ai tesori storici visitabili eccezionamente in provincia di Modena a Sassuolo, Pavullo nel Frignano, Montese e Mirandola, il capoluogo della provincia di Modena aprirà le porte del Palapanini, il principale palasport della città. Attendiamo la conferenza stampa modenese, che presumibilmente seguirà quella romana, nazionale, che si è svolta ieri, per chiedere le ragioni di tale scelta che al momento appare difficile da comprendere. Nemmeno alla luce della mostra permanente che inaugurerà il 13 settembre sulla 'storia' del volley modenese che rimarrà aperta per volontà della società sportiva gialloblù durante la due giorni di apertura per le giornate Fai. Difficile da comprendere anche alla luce del considerare il Palapanini 'tempio' del volley.
Difficile immaginare anche lo sforzo a cui saranno chiamati i giovani ciceroni delle giornate Fai chiamati a muoversi e ad illustrare anziché antichi pavimenti o soffitti affrescati, camminamenti in PVC e sedute in plastica gomma. O foto di Modena Volley in una mostra di foto e trofei che, immaginiamo interessante, bella, emozionale e di valore ma che potrebbe essere organizzata e visitabile, soprattutto a Modena, in qualsiasi contesto altro rispetto a quello delle giornate FAI. Come del resto, nel suo essere permanente, sarà.
Ma forse in una Modena, sede di decine di palazzi, chiese dimore e giardini storici (quest'anno sarà visitabile come secondo edificio del capoluogo quello che ospita la sede del Consorzio Bonifica di Burana), e che ha negli ultimi dieci anni è riuscita a rinnegare e a rimuovere di fatto da ogni iniziativa pubblica ed istituzionale la storia e la cultura Estense, forse non ci si può e non ci si deve meravigliare, nemmeno di questo.
Gi.Ga.
Gli altri luoghi visitabili eccezionalmente nelle giornate Fai del 14 e 15 ottobre in provincia di Modena sono il complesso parrochiale e gli antichi oratori del Lazzari e di Monteforte a Montese, il borgo di Lavacchio a Pavullo, la chiesa di San Francesco in Rocca, nel complesso del Palazzo Ducale, a Sassuolo, e Villa Recchi con il suo Giardino, a Mirandola
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>