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Dall'ammonimento per stalking o per violenza domestica ai divieti di avvicinamento al Codice Rosso. Sono diversi gli strumenti per fronteggiare la violenza nel momento in cui si verifica, e per la messa in sicurezza della persona oggetto di violenza ma sono tanti anche gli strumenti della prevenzione che partono dalla conoscenza di questi strumenti e della possibilità di trovare ascolto, in via preliminare, rivolgendosi alle forze dell'ordine, anche quando la violenza è percepibile da gesti e comportamenti.
Anche di questo abbiamo parlato con la dirigente del Commissariato di Carpi e Vicequestore, Paola Convertino, presente questa mattina al gazebo informativo della Polizia di Stato allestito anche quest'anno in occasione della 'Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, vedrà la Polizia di Stato di Modena impegnata nella Campagna permanente “Questo non è amore”.
L’obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alla prevenzione della violenza sulle donne; informare e, soprattutto, favorire l’emersione del fenomeno, offrendo alle vittime, attuali e potenziali, massimo supporto, nella consapevolezza che fondamentale è arrivare a rompere l’isolamento ed il silenzio, trovando il coraggio di parlare e di denunciare.
La campagna “Questo non è amore”, attiva su tutto il territorio nazionale da ormai 10 anni, vuole presentarsi come uno strumento concreto di ascolto e di divulgazione per contribuire ad un cambiamento culturale in direzione di un’effettiva parità di genere. Riprendendo il pensiero del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, infatti, non è sufficiente indignarsi dinanzi alla violenza, ma è necessario un lavoro di squadra per combattere ogni forma di omertà e rassegnazione.
Sabato mattina, dalle ore 9 alle 13, in Piazza Mazzini, nel pieno centro storico di Modena, sarà allestito un punto di ascolto ed informazione, dove personale della Divisione Anticrimine, della Squadra Mobile e dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura, coadiuvato dal Centro “Liberiamoci dalla violenza” della locale AUSL, favorirà un approccio proattivo con l’utenza.
Nell’occasione saranno distribuiti volantini informativi e la nuova brochure predisposti dalla Direzione Centrale Anticrimine, con consigli utili e una serie di dati che – al di là della valenza statistica – permettono di focalizzare i “fattori di rischio” e le “vulnerabilità”, consentendo alle donne di comprendere in che modo difendersi, incoraggiandole a superare la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita privata e – soprattutto – il timore di rimanere sole.
Redazione Pressa
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