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Della crescita nell'utilizzo di laureati in medicina frequentanti ancora i corsi di specializzazione da inserire negli organici Ausl in sostituzione di medici di base, dell'emergenza urgenza e nei nuovi CAU ne avevamo parlato nei giorni scorsi, sottolineandone la rilevanza nel supplire alle ormai endemiche e strutturali carenze di personale. Cosa possibile da due anni a questa parte per effetto del decreto varato dal governo per fare fronte all'emergenza covid che si era trasformata in emergenza organici. Per compensare una carenza di personale interno e specializzato che anziché rientrare nel post covid, si è sempre più estesa.
Di fronte ad un ricorso così massiccio ai agli specializzandi per compensare alla carenza di personale, il rischio era rappresentato, fino a qualche giorno fa, dalla possibilità che la mancata proroga del governo al 2024 della norma che consente agli specializzandi di lavorare nei Cau, nelle strutture dell'emergenza urgenza, e nella medicina di base, avrebbe potuto mandare in crisi il sistema.
Ma la proroga è arrivata con il decreto del governo di fine anno. La scadenza del 31 dicembre 2023 è stata ulteriormente prorogata al 2024 ed è così che subito dopo l'Ausl si è attivata per confermare il gruppo di specializzandi nella rete della continutà assistenziale (ex Guardia Medica), in servizio e che, senza la proroga, sarebbero appunto rimasti esclusi dal 31 dicembre 2023. In particolare quattro nel distretto di Mirandola, uno nel distretto di Carpi, sette nel distretto di Modena, quattro nel distretto sanitario di Sassuolo, 5 di Vignola e uno nel distretto di Pavullo dove se ne è aggiunto un secondo nel servizio dell'emergenza urgenza con scadenza settembre 2024.
Per tutti contratto di 24 ore la settimana e fino al maggio 2024. Ma non solo. L'Ausl ha prorogato anche i contratti di servizio a 5 medici specializzandi inseriti nei primo due Cau da poco aperti in provincia, ovvero Finale Emilia (3 unità) e Castelfranco Emilia (2 unità).
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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