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Era il 4 febbraio del 2021. Il Comune annunciava in quella data, da Villa Montecuccoli, l'avvio della fase realizzativa del nuovo Hospice Modena, da ricavare nello stesso contesto della villa, di proprietà comunale per anni adibito a scuole e in disuso da tempo, attraverso una importante opera di risrutturazione da oltre 6 milioni di euro, per renderla adeguata alle nuove funzioni. Una fase realizzativa che univa, attraverso uno specifico protocollo di intesa, Comune, Ausl e Fondazione Hospice Modena – Dignità per la vita –. Gli stessi soggetti che abbiamo ritrovato oggi, nella sala di rappresentanza del Comune, per annunciare la fase realizzativa dell'opera. Annunciando la stessa durata dei tempi dei lavori, circa due anni e mezzo. Che nel 2021 sarebbero dovuti essere appaltati entro l'anno stesso. In sostanza, se impegni e promesse fossero state mantenute, alla presentazione di oggi avremmo dovuto vedere l'opera finita e non da iniziare.
Come invece è stato.
E che di tempo, tradotto in ritardo, ne sia trascorso tanto, dallo stesso annuncio di tre anni, fa lo si evince anche dal fatto che nel frattempo è diventata superato anche il nome 'Ospice oncologico' che nella presentazione in Comune vediamo riportato sulla copertina video della presentazione del progetto. Qualcuno della Fondazione lo fa notare. 'Sbagliato chiamarlo così', conferma Paolo Vacondio, responsabile provinciale della rete delle cure palliative. Perché l'Hospice non accoglierà solo i pazienti colpiti da tumore.
La struttura, che sarà intitolata a Cristina Pivetti, stando alle previsioni attuali, sarà pronta nella seconda metà del 2026 e offrirà 14 posti letto per assistere persone in fase avanzata della malattia. La fase di aggiudicazione dei lavori arriverà entro la fine del mese. Diverse le offerte giunte per il bando.
Le buste si apriranno in questi giorni e si saprà chi sarà il soggetto che si occuperà dei lavori di ristrutturazione sulla base di un progetto che già nel 2021 aveva avuto l'ok della soprintendenza.
I lavori dovrebbero iniziare tra il mese di marzo e aprile una struttura residenziale fondamentale nella rete provinciale di cure palliative che vede già da diversi anni la presenza di due hospice, uno territoriale nella Casa della Comunità di Castelfranco Emilia e l’hospice nel Centro Oncologico Modenese (COM) presso il Policlinico.
Cosa sono gli Hospice
Gli hospice sono strutture residenziali dedicate a pazienti in fase avanzata della malattia per i quali non è possibile, in determinate fasi, l’assistenza a domicilio. Si tratta di persone affette da patologie oncologiche e cronico-degenerative per le quali non esistono terapie efficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o del prolungamento di vita: il ricovero in hospice è dunque un’opportunità sia per la persona malata sia per la sua famiglia a cui si offre un periodo di sollievo.
La realizzazione dell’hospice di Baggiovara è frutto di una proficua collaborazione che vede ancora una volta insieme Ausl Modena e il Comune di Modena con il supporto della Fondazione Hospice Modena Dignità per la vita dedicata a ‘Cristina Pivetti’ giovane donna modenese deceduta nel 2017. La Fondazione (nata da un Comitato di cittadini) ha sempre fortemente voluto l’hospice e i suoi volontari sono impegnati nel dedicare tempo alle persone malate, assieme ai professionisti sanitari che erogano cure palliative, offrendo ascolto, supporto, accompagnamento per spostamenti.
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso della conferenza stampa nel Municipio di Modena dalla Direttrice generale dell’Ausl Anna Maria Petrini, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il Direttore del Servizio unico attività tecniche di Ausl Pasquale Romio, il coordinatore della rete locale cure palliative della provincia di Modena Paolo Vacondio, il presidente della Fondazione Hospice Dignità per la vita ‘Cristina Pivetti’ Gabriele Luppi. Hanno partecipato il Direttore del Distretto sanitario di Modena Andrea Spanò e il medico di medicina generale del Distretto di Modena Maria Cristina Poppi.
Il Comune di Modena ha concesso gratuitamente all’Ausl il diritto di superficie su Villa Montecuccoli, di cui è proprietario, per una durata di cinquant’anni e per la stessa durata ha concesso in uso gratuito alla Fondazione Hospice Modena una porzione di fabbricato, adiacente alla villa (ex Limonaia) per consentire alla Fondazione di svolgere i servizi in supporto all’hospice tra cui i corsi di formazione per i volontari. Nel 2022 la Fondazione ha iniziato, in collaborazione con l’Ausl, ad organizzare corsi di formazione per il volontariato nelle cure palliative, in hospice e al domicilio: hanno partecipato, fino ad oggi, circa cinquanta persone di cui una parte sta terminando la fase di corso avanzato.
L’importo complessivo dei lavori per la realizzazione dell’hospice ammonta a 5,9 milioni di euro derivanti per la maggior parte da fondi statali e per la restante parte da finanziamenti della Regione Emilia-Romagna. La struttura che ospiterà la Fondazione è invece stata realizzata con fondi raccolti dalla Fondazione Hospice attraverso varie iniziative di solidarietà.
La struttura sarà su tre piani (per circa 1700 metri quadrati lordi) e avrà 14 posti letto oltre ai servizi correlati, i locali tecnici e gli spogliatoi per gli operatori. Ogni stanza sarà dotata di tv, bagno privato attrezzato, aria condizionata, wi-fi gratuito e poltrona relax per gli ospiti ed i familiari, ci sarà anche una zona relax con tisaneria, tv, cucina, salotto, soggiorno e due terrazze di facile accesso e all’esterno un ampio parco con zone ombreggiate. L’hospice sarà facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati e la vicinanza con l’ospedale di Baggiovara facilita la sinergia tra le strutture sulla base delle esigenze del paziente.
L’assistenza ai pazienti sarà garantita da infermieri presenti h24 con operatori socio-sanitari e a seconda delle necessità individuate interverranno fisioterapisti, psicologi e altre figure professionali. L’hospice sarà in contatto con tutti i nodi della rete provinciale di cure palliative coordinata dal dottor Paolo Vacondio dell’Ausl di Modena, e si raccorderà con la Centrale Operativa Territoriale (COT) per la gestione delle liste d’attesa.
“Siamo orgogliosi di annunciare l’avvio dei lavori di una struttura, fortemente voluta dai cittadini, che sarà fondamentale supporto per le persone in fase avanzata della malattia e i loro familiari – sottolinea la Direttrice generale di Ausl Modena Anna Maria Petrini – grazie ancora una volta al Comune di Modena, la cui collaborazione ci consente di ampliare i servizi socio-sanitari territoriali, e grazie al supporto della Fondazione Hospice Dignità per la vita Cristina Pivetti i cui volontari ci accompagnano nel portare sollievo alle persone malate.
Con l’hospice territoriale di Baggiovara completiamo la programmazione provinciale che prevede tre strutture cittadine in area Nord, Centro e Sud, inserite e collegate nella rete provinciale di cure palliative”.
“Come Fondazione Hospice Modena Cristina Pivetti siamo molto soddisfatti per il prossimo avvio del lavori di ristrutturazione di Villa Montecuccoli grazie ad Ausl e Comune di Modena – sottolinea Gabriele Luppi presidente della Fondazione Hospice - è un segnale importante per i tanti sostenitori che in questi anni ci hanno affiancato e sostenuto per realizzare l’hospice: un progetto proposto, finanziato, per quanto riguarda i costi di progettazione e direzione lavori, e fortemente voluto dalla Fondazione Hospice Modena per integrare l’offerta assistenziale delle cure palliative territoriali e offrire una speranza di dignità della vita e sollievo dalla sofferenza anche nelle fasi più avanzate di malattia per i pazienti che non potranno essere seguiti al loro domicilio. La Fondazione continuerà il suo impegno nella comunità per la raccolta dei fondi necessari per sostenere la realizzazione della struttura, completare gli arredi e tutto quanto necessario per rendere la struttura bella e funzionale; inoltre, con i nuovi spazi presto disponibili nella limonaia della villa, aumenterà l’impegno nella formazione del personale sanitario e volontario in accordo con l’Ausl”.
Le cure palliative in provincia di Modena
Prendendo in esame gli ultimi tre anni, i pazienti in carico alla rete locale di cure palliative della provincia sono in costante aumento: da 2139 pazienti nel 2021 a 2751 pazienti nel 2023 di cui la maggior parte, circa il 58%, affetti da patologie oncologiche e il 42% affetti da altre patologie croniche. Nel complesso, la maggior parte dei pazienti viene seguita al domicilio dai professionisti sanitari della rete di cure palliative, garantendo quindi alla persona di essere assistita nel proprio ambiente di vita quotidiana. Nel 2023 sono state assistite 2280 persone al domicilio di cui 521 nel solo Distretto di Modena.