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Oltre un'ora di grande commozione in piazza Matteotti, tra le circa 300 persone intervenute alla manifestazione organizzata dai famigliari di Alessandro Venturelli, il giovane di Sassuolo allontanatosi nel dicembre del 2020, senza lasciare traccia, per chiedere a Procura e istituzioni di non procedere con la paventata archiviazione del caso e, con esso, delle indagini. Che da tempo sembrano essere arrivate ad un punto senza sbocco, dopo la mancata richiesta di estendere le stesse a livello europeo, ed in particolare in Olanda Paese nel quale Alessandro si sarebbe recato.
Sul piccolo palco allestito in piazza Matteotti si alternato Francesco Castelletti, famigliare, che legge una lettera appello alla Procura, al Ministro e al Presidente della Repubblica. 'Non archiviate il caso, un figlio non si archivia, le famiglie delle persone scomparse hanno il diritto di sapere e di andare avanti con l'appoggio delle istituzioni'.
Sul palco i legali della famiglia che rilanciano l'appello ad andare avanti con le indagini e denunciano il sostanziale abbandono da parte delle isitituzioni e lo scarso rispetto per le richieste e la sofferenza delle famiglie che si scontrano con tale dramma. Che unisce centinaia di persone in tutta Italia. Tra queste la referente dell'associazione Penelope, presieduta dalla madre di una ragazza scomparsa da 35 anni. Parla la Deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari. Sua la proposta di legge anche per concedere congedi paremtali e riduzione di orario di lavoro per i familiari degli scomparsi e sua la proposta di creare una commissione per indagare il fenomeno delle sette in Italia, capaci di inglobare e fare letteralmente sparire migliaia di persone.
Parla anche il sindaco di Sassuolo, Francesco Menani. Emozionato, con la maglietta con il volto di Alessandro e l'appello No all'archivizione sulle spalle.
E' commosso e si rivolge alle telecamere delle numerose testate nazionali che si sono occupate del caso: 'So che Alessandro e vivo' - dice. E rivolgendosi diretto a lui: 'Se ci ascolti, fatti sentire. Se vuoi ti vengo a prendere'. Poi nodo alla gola. Scende dal palco. L'abbraccio a mamma Roberta con il volto coperto dalle lacrime.
La sofferenza è mista rabbia. Dichiaratamente nelle parole di mamma Roberta: 'Oggi devo dire anche ciò che non ho mai detto'. E in questo c'è lo sconforto del sentirsi abbandonata dalle istituzioni che dovrebbero essere punto di riferimento. E invece avrebbero negato anche di richiedere l'estensione delle ricerche a livello europeo. 'La Polizia Olandese è stata sempre molto attenta e vicina. Mi hanno detto che se l'Italia avesse richiesto l'estensione delle indagini, loro avrebbero avuto più strumenti, ma tale richiesta, dall'Italia, non è mai partita. Grazie a questa piazza che da forza alla nostra richiesta alla Procura e alle istituzioni: non archiviate il caso perché un figlio non si archivia'. Poi il riferimento ai politici di governo. 'Mi sono rivolta a Bonaccini, con un messaggio. Non mi ha nemmeno degnato di una risposta'. Ho fatto appello alla presidente del Consiglio Meloni. Mi ha risposto la segreteria chiedendomi se potevo dare loro più informazioni sul caso'. Dopo tre anni di trasmissioni televisive che hanno portato il caso alla ribalta nazionale, suona come una beffa.
Il suo intervento è più volte bloccato dalla commozione e delle lacrime, di sofferenza e, appunto, rabbia. 'Vorrei vedere se capitasse a loro ciò che è successo a noi. Vorrei invitarli a vivere la vita che viviamo ogni giorno, ogni sera e ogni notte. Non credo avrebbero lo stesso atteggiamento che usano con noi'
Prima di chiudere un altro ricordo struggente: 'Alessandro era entrato in coma dopo un incidente stradale. All'ospedale mi dissero che avrebbe potuto non sopravvivere alla notte. Sappiate che la sofferenza che provai in quel momento non è paragonabile a quella che si prova nel non sapere e non avere risposte.
Nei due video seguenti il finale dell'intervento di mamma Roberta (dalla pagina FB La Pressa), il video integrale dell'intervento (dal canale Youtube de La Pressa).
Gianni Galeotti
Redazione Pressa
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