Interruzioni volontarie di gravidanza ancora in calo
Mivebo
Martinelli
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Mivebo
articoliSocieta'

Interruzioni volontarie di gravidanza ancora in calo

La Pressa
Logo LaPressa.it

Lo scorso anno sono state 7.130, -7% rispetto al 2016 e -40% rispetto al 2004. Più della metà delle donne che la scelgono è nubile. Cresce il ricorso alla RU486


Interruzioni volontarie di gravidanza ancora in calo
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Continuano a diminuire, in Emilia-Romagna, le Interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg): nel 2017 sono state 7.130, il numero più basso registrato annualmente in regione dall’inizio della rilevazione, nel 1980. Il dato, in calo rispetto al 2016 (-7%), conferma dunque il trend di riduzione che ha caratterizzato gli ultimi anni, in particolare dal 2004, quando erano state registrate 11.839 interruzioni: nell’arco di 13 anni, il calo è stato del 40%.

“Sono dati importanti, che ci confermano quando sia fondamentale una scelta consapevole di maternità- sottolinea Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute-. In Emilia-Romagna lavoriamo da tempo su questi temi, così delicati; i Consultori svolgono un ruolo fondamentale, ma si interviene già sui banchi di scuola. Anche la contraccezione gratuita, che la nostra Regione ha introdotto dal primo gennaio di quest’anno per un’ampia fetta di popolazione, può contribuire a far diminuire ancora di più le gravidanze inaspettate e ridurre quindi ulteriormente le interruzioni volontarie di gravidanza, seppur già in costante calo nella nostra regione a partire dal 2004”.

Ivg in calo sia tra italiane che straniere
Prosegue dunque, nel 2017, il decremento delle Ivg effettuate da donne residenti in regione (6.321). Rispetto all’anno precedente, diminuiscono sia gli interventi a carico delle residenti con cittadinanza italiana (3.679: 247 casi in meno del 2016), sia quelli a carico delle donne residenti con cittadinanza straniera (2.642: 223 casi in meno del 2016). Contemporaneamente cala il numero di Ivg effettuate da donne non residenti in regione (809 in totale, 88 casi in meno rispetto all’anno precedente).

Negli ultimi tredici anni, con il calo degli interventi e, in parte, fino al 2010, con la crescita in parallelo della popolazione femminile in età feconda residente in Emilia-Romagna, il tasso di abortività regionale (Ivg di residenti per 1.000 donne residenti in età 15-49) è passato dal 10.4 nel 2004 al 6.9 nel 2017.

Inoltre, sebbene sia sempre più elevato in confronto a quello della popolazione italiana (15,7 rispetto al 4,9‰), anche il tasso di abortività della popolazione straniera risulta in netto calo nel corso degli anni analizzati (era 40.4‰ nel 2003).

Il consultorio familiare: sempre più un punto di riferimento anche per le donne italiane
Si conferma il ruolo centrale del consultorio familiare nell’assistenza al percorso dell’Interruzione volontaria di gravidanza, e come luogo dove ottenere il certificato per poterla effettuare. La scelta del consultorio prevale nettamente fra le cittadine straniere (80,7%), ma negli ultimi anni è diventato sempre più un punto di riferimento anche per le donne italiane: nel 2017 le certificazioni effettuate in consultorio riguardano il 64% delle Ivg effettuate da italiane, erano il 47,4% nel 2005.

Il profilo socio-demografico delle donne
Analizzando le caratteristiche delle donne residenti che hanno fatto ricorso all’Ivg nel 2017, la distribuzione per classi d’età rimane abbastanza stabile, con la maggioranza dei casi concentrati nelle fasce 25-29 anni (20,5%), 30-34 anni (23,4%) e 35-39 anni (21,2%). Il 55,5% delle donne è nubile, il 38,6% coniugata, il 5,9% è separata, divorziata o vedova; il 64,1% delle donne risulta avere almeno un figlio.

Il 40,3% delle donne ha una scolarità bassa (5,2% licenza elementare o nessun titolo e 35,1% diploma di scuola media inferiore), il 46,5% ha un diploma di scuola media superiore e le laureate sono il 13,2%. Il 53,1% delle donne risulta occupata, il 16,8% casalinga, il 20,7% disoccupata o in cerca di prima occupazione.

La modalità: prevale ancora l’intervento chirurgico, in aumento il ricorso all’RU486
Relativamente alla modalità, prevale l’utilizzo dell’isterosuzione (60,2%), cioè dell’intervento chirurgico; modalità comunque in calo, a favore di un aumento del ricorso al trattamento farmacologico (RU486), che ha riguardato 2.104 casi (29,5% del totale).

Tra le donne che hanno usufruito del farmaco c’è una prevalenza di cittadine italiane (64%), sebbene nel corso degli anni il dato indichi un accesso sempre maggiore a questo metodo anche da parte della popolazione straniera (nel 2008 le italiane erano il 78,3%). L’introduzione della metodica medica non ha causato un aumento nel numero dei casi di aborto: piuttosto, ha portato a un’anticipazione (in termini di età gestazionale) dell’interruzione e a una riduzione dei tempi di attesa.

L’obiezione di coscienza
Nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna che praticano Interruzioni volontarie di gravidanza, l’incidenza dell’obiezione di coscienza tra il personale dipendente riguarda la metà dei medici ostetrici-ginecologi (50,5%) e meno di un terzo dei medici anestesisti (27,1%). I corrispondenti dati medi nazionali (2016) risultano decisamente più elevati (rispettivamente pari al 70,9% e al 48,8%).

Educazione alla sessualità: si parte dai banchi di scuola
Proseguono gli interventi di educazione alla sessualità nelle scuole da parte degli Spazi Giovani consultoriali: tutti i progetti sono stati inseriti nel Piano regionale della Prevenzione 2015-2018, in modo da garantire un miglior governo della tematica e monitoraggio locale. Nell’anno scolastico 2016/2017 i progetti offerti hanno coinvolto 43.812 adolescenti, pari al 18,9% della popolazione target (residenti 14-19 anni).

Dal 1° gennaio 2018, contraccezione gratuita in regione per determinate fasce d’età
Dal 1° gennaio 2018, tutte le donne e gli uomini di età inferiore ai 26 anni possono ricevere gratuitamente il metodo contraccettivo (compresa la contraccezione di emergenza) e una consulenza da parte del medico o dell’ostetrica rivolgendosi ai consultori familiari delle Aziende Usl o agli Spazi giovani. La contraccezione gratuita è riconosciuta anche a tutte le donne con età compresa tra 26 e 45 anni che abbiano una esenzione per disoccupazione o per lavoratrici colpite dalla crisi, nei 12 mesi successivi a un parto o nei 24 mesi successivi a una interruzione volontaria di gravidanza. Una misura, questa, introdotta da un’apposita delibera della Giunta regionale, per rafforzare gli obiettivi della preservazione della fertilità femminile e maschile e del benessere sessuale, relazionale e riproduttivo di adolescenti e giovani adulti.


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Martinelli

Societa' - Articoli Recenti
Filippo Turetta condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin
La condanna è arrivata per omicidio volontario premeditato: sono state escluse le ..
03 Dicembre 2024 - 17:00
Modena, ritrova portafoglio con 1800 euro e lo porta in Questura
La Polizia rintraccia tramite social i proprietari, una coppia canadese in vacanza in Italia..
03 Dicembre 2024 - 16:26
I Vigili del Fuoco festeggiano Santa Barbara con bilanci e nuove sfide
Il 4 dicembre giornata commemorativa. Nel 2024 una media di 25 interventi al giorno in ..
03 Dicembre 2024 - 15:32
Carpi, 58enne dona ossa, cute, cornee e tessuti
Cinque équipe coinvolte per nove ore di intervento
03 Dicembre 2024 - 11:23
Societa' - Articoli più letti
Reazioni avverse e morti: confronto Astrazeneca, Pfizer, J&J e Moderna
I morti sono stati sinora 223, 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi. Nel periodo considerato ..
31 Maggio 2021 - 13:40
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 anni. Ieri aveva fatto la seconda dose di Pfizer
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Il sindacato dei carabinieri: 'Green pass legge inaccettabile'
'Al carabiniere non vaccinato è vietato mangiare in mensa con i vaccinati, però può ..
03 Ottobre 2021 - 23:39
'Trombosi cerebrale dopo la seconda dose. E ora sono anche positiva'
La storia di una ragazza 24enne residente nel milanese. Si chiama Valentina Affinito e vive ..
11 Febbraio 2022 - 14:24