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Ci sono tanti garofani, i brani della Costituzione letti dai ragazzi del liceo Sigonio che intervallano la loro scaletta musicale attraversata da Bella Ciao suonata e cantata in diverse versioni, l'ultima a chiusura dell'evento del primo maggio in piazza Grande a Modena. Tradizionale manifestazione sindacale in occasione del 1° maggio, festa del lavoro. Aperta dagli interventi dei tre segretari provinciali di CGIL, Cisl, e Uil. Sotto un cielo che ha minacciato e diffuso pioggia a tratti. In un continuo aprire e chiudere di ombrelli. Forse anche per questo, fatto sta che in piazza, quest'anno, c'erano 600 persone, più o meno la metà di quelle dello scorso anno. Che tolti pensionati, apparati sindacali, famiglie delle decine di ragazzi del liceo, riducono a un numero non proprio entusiasmante di lavoratori attivi.
In prima fila il sindaco con a fianco la direttrice del liceo musicale, la Senatrice PD, già Vicepresidente di Libera, Enza Rando e la deputata Maria Cecilia Guerra. Insieme saltano e battono le mani al ritmo di Bella Ciao. Alcuni consiglieri comunali PD, in giro per la piazza (notiamo Di Padova e Manicardi) e, seduto con garofano in mano, il capogruppo Lega Bertoldi.
Con applausi che arrivano anche per i segretari provinciali di CGIL, Cisl e Uil che contestualmente hanno i loro delegati anche in altre 8 piazze della provincia, da Pavullo a Mirandola, da Sassuolo a Castelfranco, in altre rispettive manifestazioni. Unite e ulterioramente compattate quest'anno dall'avversione politica comune al governo di centro destra, ed in particolare ad un decreto sul lavoro ancora per buona parte sconosciuto e che il governo, con una 'autentica provocazione sostanziata nell'invito al confronto con i sindacati la sera prima del varo' - sottolinea Daniele Dieci, segretario provinciale CGIL Modena, ha approvato proprio oggi in Consiglio Dei Ministri.
'Ma sappiamo comunque che la lotta al precariato, in questo decreto, non c'è mentre a Modena sappiamo che tre su quattro nuovi contratti di lavoro sono a tempo determinato' - sottolinea il segreterio CGIL.
Così come 'nella misura del governo non c'è una riforma fiscale come dovrebbe essere in senso progressivo e non attraverso la tassa piatta come quella del governo' - sottolinea Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale che nel suo intervento rilancia altri due punti che a suo dire dovrebbero essere parte integrante nelle politiche del lavoro: 'Sostegni ai lavoratori e alle famiglie, un piano anti-inflazione per affrontare il caro vita e un rinnovo contrattuale che attende da troppo tempo e che pone da gennaio sette milioni di lavoro senza contratto'.
'Il governo vive in un metaverso, ovvero in una altra realtà' - afferma Roberto Rinaldi, coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia, 'una realtà in cui è stata eliminata i fatto la concertazione, elemento fondamentale e imprescindibile che da questa piazza, la piazza del primo maggio, vogliamo rilanciare'
Gianni Galeotti
Redazione Pressa
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