I capannoni confiscati alla ‘ndrangheta a Brescello, ora sede della Protezione civile, sono stati teatro questa mattina di un incontro coi ragazzi della scuola media Panizzi.
Tema della giornata la presentazione del libro 'La storia di Mano di gomma', la biografia del boss ndranghetista Nicolino Grande Aracri scritta dal giornalista Antonio Anastasi.
L’incontro, organizzato dall’associazione ‘Peppino Impastato e Adriana Castelli’ e moderato dal direttore de La Pressa, Giuseppe Leonelli, ha visto la presenza - oltre che dell'autore del libro - del vicesindaco di Brescello Enrico Bianchini, dell’assessore comunale alle Politiche scolastiche Luca Poli, della responsabile dell’associazione ‘Impastato-Castelli’ Catia Silva e della giornalista del Carlino Reggio Alessandra Codeluppi.
Il libro di Antonio Anastasi tratteggia i contorni di uno dei boss più potenti e spietati della ’ndrangheta. Vertice indiscusso di una cosca che da Cutro si è proiettata nel Nord Italia, soprattutto in Emilia, Grande Aracri ha sfidato equilibri centenari della ’ndrangheta con il suo progetto di una nuova “provincia” mafiosa, autonoma e paritetica rispetto al crimine di Polsi, l’organismo di raccordo che da sempre governa la mafia calabrese. Il libro ricostruisce le relazioni del boss con imprenditori, massoni, uomini politici, fino al tentativo di collaborazione con la giustizia con cui Grande Aracri puntava a salvare i suoi familiari dalle nuove indagini alterando dati processuali.
Alessandra Codeluppi si è poi soffermata sulle declinazioni reggiane dell'influenza del boss cutrese che portarono, come noto, al commissariamento del Comune di Brescello. Tante le domande degli alunni presenti i quali, al termine dell'incontro, hanno ricevuto in dono la maglietta dell'associazione 'Peppino Impastato e Adriana Castelli'.
La storia del boss Nicolino Grande Aracri raccontata ai ragazzi delle Medie

I capannoni confiscati alla ‘ndrangheta a Brescello, ora sede della Protezione civile, sono stati teatro questa mattina di un incontro coi ragazzi delle Panizzi
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