Le giornate Fai di Primavera: quattro Comuni aprono i loro tesori
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Le giornate Fai di Primavera: quattro Comuni aprono i loro tesori

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Modena, Sassuolo, Pavullo e Cavezzo aprono al pubblico i loro luoghi del cuore, per un fine settimana di visite guidate


Le giornate Fai di Primavera: quattro Comuni aprono i loro tesori
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In occasione delle giornate Fai di Primavera in programma sabato 23 e domenica 24 marzo 2024, la delegazione Fai di Modena, il gruppo Fai giovani, il gruppo Fai dell’Appennino modenese, e il Gruppo Fai ponte tra culture, propongono le visite a Modena a Palazzo Coccapani che ospita l’Accademia nazionale delle scienze, lettere e arti e all’Aedes Muratoriana, complesso di grande valore storico e architettonico che ospita il museo Muratoriano e la Deputazione di storia patria per le Antiche province modenesi. Anche la Palazzina Ducale della Casiglia a Sassuolo aprirà le sue porte al pubblico e a Pavullo nel Frignano si andrà alla scoperta del borgo di Montecuccolo, caratteristico abitato montano di origine tardo medievale. A Cavezzo sarrà un viaggio itinerante a accompagnare i visitatori con un filo conduttore particolare.

Accademia Nazionale delle Scienze, Lettere e Arti di Modena
Durante le Giornate FAI di Primavera sarà aperta ai visitatori la sede modenese dell’ Accademia delle Scienze, Lettere e Arti al piano nobile del seicentesco palazzo Coccapani già  Lorenzotti o Rango d'Aragona, una delle emergenze architettoniche più significative della città che ha saputo conservare nei secoli la sua struttura originale. Di norma, come sede dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, il palazzo non è visitabile in quanto le sale sono riservate alle attività accademiche e perché custodiscono la ricca e importante biblioteca che, composta da oltre 140.000 volumi tra cui incunaboli, cinquecentine e seicentine, è accessibile solo previo appuntamento. Le visite prevedono l’accesso al salone delle feste, alla Sala degli Specchi, alla Sala degli Stucchi e quella del Segretario salendo il monumentale scalone affrescato, vera e propria macchina scenica del tardo barocco.

Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province Modenesi e Museo Muratoriano
L’apertura a cura del Gruppo FAI Giovani offrirà l’opportunità di visitare la piccola casa-museo che ospitò ’insigne studioso modenese Ludovico Antonio Muratori (1672-1750) e di scoprire la storia di uno dei più importanti istituti per la storia locale, attivo ancora oggi. L’itinerario si snoderà attraverso il pittoresco complesso di origine quattrocentesca, partendo dal giardinetto nascosto, passando poi al primo piano nella Biblioteca settecentesca, nello studio muratoriano e nelle  piccole sale dell’appartamento che aveva un tempo accesso diretto alla chiesa. Si scopriranno poi i locali e la storia della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province Modenesi, che ancor oggi esplica la propria attività con una intensa produzione bibliografica su temi di interesse storico e archeologico di ambito locale.

Palazzina Ducale della Casiglia, oggi sede di Confindustria Ceramica
L'apertura della Palazzina Ducale della Casiglia nel weekend delle Giornate Fai di Primavera permetterà di far conoscere a molti questo antico luogo di delizia della corte estense che generalmente è chiuso al pubblico.
La visita si svolgerà con una prima presentazione della storia del complesso, proseguirà poi nell' ex cappella dove è esposta un’importante collezione di antiche ceramiche sassolesi di Vistarino Giacobazzi e  terminerà nel Centro di Documentazione di Confindustria Ceramica per un racconto della storia della ceramica industriale italiana da fine '800 ai giorni nostri attraverso la raccolta di design ceramico industriale, unica collezione di questa tipologia se si eccettua quella del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.

Borgo di Montecuccolo
La visita consisterà in una passeggiata all’interno del piccolo borgo di Montecuccolo a Pavullo nel Frignano, per coglierne le caratteristiche relative alla particolare struttura urbanistica di origine tardo medievale: il trebbo, il palazzo porticato con gli stemmi Montecuccoli, la porta d’ingresso al borgo da cui si gode un completo panorama sulla vallata dello Scoltenna e sul medio Frignano. Il percorso continuerà alla scoperta delle testimonianze storiche che gli edifici e gli spazi conservano relative ai riti religiosi, al mercato, agli eventi pubblici, ai personaggi e alle famiglie notabili. Sarà possibile accedere alla canonica e alla chiesa, un edificio semplice nella struttura, ma ricco di testimonianze storiche e religiose, come i capitelli romanici provenienti da un più antico edificio, l’oratorio della Compagnia dei Sacchi, i quadri collegati alla storia della parrocchia e alla devozione popolare.


L'architetto Masi a Cavezzo
Le Giornate FAI di Primavera 2024 saranno l’occasione per conoscere la storia e il lavoro dell’architetto Masi, in un percorso guidato dai nostri Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “G.Pico” di Mirandola e del Liceo Scientifico Statale “M.Morandi” di Finale Emilia. 
L’architetto Masi, ferrarese di origine, ma cavezzese di adozione, fin da giovanissimo mostrò intelligenza precoce, un’indole nobile e gentile, un ingegno ammirevole ed un profondo interesse per l’arte, testimoniata da svariati studi e ricerche che ne fecero un intellettuale eclettico e completo. Maturò esperienze tecniche e conoscenze artistico-architettoniche, aiutando uno zio paterno che era ingegnere; frequentò poi l’Istituto di Belle Arti di Modena, dove si distinse per menzioni speciali e premi. Nel 1896, a 34 anni, conseguì la Laurea in Architettura. Fu poi attivo nella Bassa Modenese, terreno ostico alle innovazioni e particolarmente conservatore. All’inizio del ‘900, da Modena si trasferì a Cavezzo ed è qui che fra il 1905 e il 1922, inizia e si sviluppa la sua carriera di architetto e progettista. La sua prima opera a Cavezzo è proprio la progettazione e la realizzazione della sua dimora in frazione di Uccivello, costruzione dalle linee solide, ma anche eleganti ed armoniose; qui si dedica al suo lavoro e alle sue passioni artistiche, rinchiuso nel suo studio. Per i suoi meriti artistici, per il suo ingegno, per il contributo e l’impulso dato allo sviluppo urbanistico ed edilizio di Cavezzo fu insignito della Croce di Cavaliere della Corona d’Italia. Realizzò numerose opere tra cui le scuole elementari delle frazioni e del Capoluogo, la Chiesa Parrocchiale, il Monumento ai Caduti della 1^ Guerra Mondiale, il villino noto come “La Farmacia”, il Macello comunale, il villino del medico condotto e i Cimiteri. L’architetto Masi, amante del dettaglio e del decorativismo, seppe combinare grazie all’uso del laterizio, gli stili più eterogenei, secondo criteri cari a molti professionisti attivi in questa fascia padana accomunati dal gusto per l’esclusivo impiego del cotto a vista, distaccandosi in qualche caso per farsi sfiorare dalle nuove idee del floreale e dell’arte novismo.

Nella foto, palazzo Coccapani sede dell’Accademia nazionale delle scienze, lettere e arti e all’Aedes Muratoriana

Redazione Pressa
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