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'Non basta più l’impegno e la dedizione dei nostri colleghi, che anche recentemente hanno portato a termine diverse pregevoli operazioni di polizia (individuazione degli autori delle scritte pro Hamas, arresto di un rapinatore di telefoni cellulari, individuazione di consumatori di cocaina ecc.) ma è necessario incrementare subito quell’organico per evitare il rischio che il Commissariato possa essere declassato o addirittura chiuso. Non basta più, per garantire le Volanti, i passaporti, i permessi di soggiorno eccetera, far saltare ferie e riposi ai nostri colleghi che non possiamo che elogiare per il prezioso lavoro svolto: occorre riconoscere, da subito, che Mirandola è un Commissariato di serie C, che però svolge un’azione encomiabile senza personale e in una sede completamente inadeguata ed insufficiente, pur essendo l’autorità di P.S. che risiede in uno dei poli biomedicali più importanti d’Europa'.
Roberto Butelli, segretario provinciale del Siulp, sbotta rendendo noto l'ultimo espisodio di cronaca che ha coinvolto direttamente il locale commissariato di Polizia di Stato. Ovvero il ferimento di due agenti da parte di un cittadino straniero extracomunitario accompagnato dalla volante per alcuni accertamenti. Giunti in commissariato l'uomo ha tentato di fuggire, poi ha reagito violentamente al tentativo di bloccarlo da parte di due operatori rimasti contusi e per i quali è stata disposta una prognosi di dieci giorni.
Un fatto che per il segreterio Siulp fa emergere i 'limiti evidentissimi del Commissariato di Mirandola: la grave mancanza di personale e le carenze strutturali di una sede come quella attuale di Via Fulvia. 'Il Commissariato di Mirandola - ricorda Butelli - è l’unico ufficio della provincia di Modena che non ha ricevuto nemmeno un agente in incremento, da quando il piano di potenziamento nazionale ha cominciato ad aumentare le disponibilità e cioè da inizio 2022. Non solo non si è incrementato il personale in servizio, ma non sono nemmeno stati sostituiti i pensionamenti che ci sono stati nel frattempo, creando vuoti lavorativi che si ripercuotono sui numerosi compiti che svolge la Polizia di Stato. Le ripercussioni ci sono anche per la fruizione dei riposi e delle ferie che – è bene ricordarlo – sono diritti dei lavoratori tutti. L’attuale sede, che poteva essere accettabile se il periodo di permanenza fosse durato due o tre anni al massimo, manifesta limiti strutturali molto evidenti e che incidono anche sulla sicurezza degli operatori e dei cittadini, come dicemmo pubblicamente nel 2013 quando fu prescelto l’ex GIL come futura sede per il Commissariato'.
'Il Siulp fu facile profeta nel prevedere gli intoppi, non solo burocratici, che avrebbero dilatato a dismisura i tempi di trasloco nella nuova sede, con tutte le conseguenze del caso: auto della Polizia di Stato danneggiate, mancanza di celle e di sale fermati, commistione tra normali cittadini e arrestati e via dicendo'.
Redazione Pressa
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