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Cinquantasette asini sono finiti all’asta a seguito della dichiarazione di fallimento della società proprietaria da parte del Tribunale di Modena. Solo otto non sono macellabili, quindi 49 di loro rischiano di finire male. È la denuncia dell’Organizzazione internazionale protezione animali, che chiede la salvezza dei poveri animali.
'Esseri senzienti trattati come merce, come oggetti, finiti in un portale d’aste insieme a biciclette, auto, mobili' afferma l'associazione che riporta il significativo brano dell'avviso.
'Lotto unico: numero 57 animali vivi - asini (equidi), di cui n. 8 non macellabili, di proprietà della società in Liquidazione Giudiziale (n. 93/2023 - Tribunale di Modena), inventariati e valutati dall'esperto stimatore Geom. Luca Righi, come da perizia di stima che si allega alla scheda pubblicitaria. Si invitano gli interessati a consultare tutti gli allegati alla presente scheda con particolare riferimento all'avviso di vendita'.
'Gli asini - specifica Oipa - sono stati valutati 250 euro a esemplare. All'asta, l'intero lotto avrà quindi un prezzo base di 14.250 euro, con un rilancio minimo di 500 euro'.
'Quella dell’asta di animali è una procedura amministrativa non etica nella quale gli animali sono considerati meri oggetti - dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto -. Siamo molto lontani dal recepimento del Trattato di Lisbona del 2007 che tutela gli animali in quanto “esseri senzienti”. Mandarli all’asta è quanto meno discutibile'. L'Oipa richiama nel merito il Trattato di Lisbona all’articolo 13: 'Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell’Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale'.
Redazione Pressa
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