'Oggi apprendiamo che in una sala di una polisportiva convenzionata con il Comune di Modena, verrà ospitata venerdì 13 la conferenza di un combattente italiano pro Kiev che risulta arruolato col battaglione ultranazionalista e neonazista Karpaska Sich. Questo foreign fighter sta facendo una specie di tour delle città emiliane ed è appena stato anche a Piacenza, dove sulla locandina compare addirittura il simbolo della legione volontari stranieri del battaglione ultranazionalista Azov, responsabile di crimini atroci proprio a Mariupol tra il 2014 ed il 2022'.
Così, in una nota il Coordinamento modenese contro la guerra.

'Come Coordinamento contro la guerra da 4 anni ci battiamo per poter esprimere un punto di vista diverso nella nostra città sui conflitti in corso e abbiamo organizzato molte iniziative, dai cortei contro l’aggressività della NATO, che è la vera responsabile di quello che sta succedendo in Ucraina alle tante conferenze informative, con relatori vari ed esperti di Geopolitica e di relazioni internazionali. Abbiamo dovuto sempre confrontarci con la forte ostilità dell'amministrazione comunale (prima quella di Muzzarelli e adesso quella di Mezzetti) subendo ostracismi e censure. Anche quando ci veniva permessa una manifestazione, non sono mai mancate le dichiarazioni ostili del sindaco, come se fossimo un corpo estraneo ad una città 'che aveva scelto da che parte stare', cioè l'Ucraina, appoggiata dall'occidente collettivo.
Abbiamo anche assistito alla revoca di una sala civica precedentemente concessa, per una conferenza dell'associazione Russia-Emilia Romagna sulla ricostruzione di Mariupol in Ucraina e al diniego di una sala comunale per una conferenza sul movimento di Resistenza Palestinese Hamas; è dei giorni scorsi il rifiuto di una piazza modenese per la proiezione di un docufilm di Russia Today, proprio sulla città martire di Mariupol, detta iniziativa si terrà comunque ma in uno spazio privato'.
'Chiediamo se questa è la città aperta di cui parla il sindaco Mezzetti e se, con la scusa di parlare di pace, si possano accogliere in strutture pubbliche convenzionate, che dovrebbero essere luoghi di incontro, socializzazione e multiculturalità, iniziative che hanno per protagonista un combattente che appare nelle foto sui social con la bandiera dell'Upa, l'esercito del criminale di guerra Stepan Bandera, collaborazionista dei tedeschi nella seconda guerra mondiale. E’ quello stesso sindaco che ha tuonato sulla stampa cittadina contro il nostro gruppo che ha affisso alcuni manifesti sull'amicizia tra i popoli italiano e russo non trova nulla da ridire su chi fa ampio sfoggio sui social di proclami razzisti e suprematisti, con tanto di insulti anche ad ex presidenti della Repubblica?
Lo stesso sindaco Mezzetti a cui avevamo segnalato la vergogna di quei simboli esposti anche in Piazza Matteotti, durante la solita passerella pro Ucraina non ha ancora nulla da dire? E l'Anpi che nei giorni scorsi ha violentemente attaccato la nostra iniziativa dei manifesti che aveva anche lo scopo di esternare una legittima critica al Presidente Mattarella si recherà alla conferenza del foreign fighter che combatte per la stessa causa degli stragisti di Odessa del 2 maggio 2014? Quando finirà questa rilettura orwelliana della storia che ha come unico obiettivo il perfetto allineamento ai diktat della UE e della Nato per la guerra ad oltranza contro la Russia mediante un riarmo il cui costo verrà pagato dai cittadini italiani? Ma diciamo anche, con chiarezza e determinazione, quando i cittadini modenesi, a partire proprio dai sostenitori della giunta comunale, cominceranno a chiedere spiegazioni al sindaco e ai partiti che lo sostengono? Tutto questo viene fatto in vostro nome? - chiude il Coordinamento.