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Per chi ha avuto la fortuna di averlo come professore il suo ricordo resta indelebile. Istrionico, geniale, di una intelligenza limpida e - parallelamente - completamente fuori dagli schemi della figura ortodossa del professore. E' morto venerdì a 77 anni Marco Cavicchioli, storico professore di Fisica e Matematica al liceo scientifico Wiligelmo di Modena. Si è spento al Policlinico dove era ricoverato per l'aggravarsi di una malattia contro la quale coraggiosamente lottava da diverso tempo.
Al liceo insegnava matematica, ma la sua cultura era immensa. Con disinvoltura spaziava dalla filosofia alla storia, passando per la letteratura e per la storia delle religioni. Artista vero, la sua casa a Formigine, insieme alle migliaia di libri che acquistava e scambiava, era tappezzata di suoi dipinti. Il suo punto di riferimento era il visionario Schiele, ma alcune sue opere sforavano in generosi tributi all'arte contemporanea con una continua ricerca di infinito e di Dio.
Appassionato di atletica, aveva gareggiato con buoni risultati in diverse discipline (la corsa su tutte), prima di un grave incidente alle gambe dal quale si era ripreso con fatica. Da allora in poi le librerie e le biblioteche erano divenute la sua seconda casa.
Per chi tra la fine degli anni '80 e l'inizio del 2000 ha frequentato il Wiligelmo è impossibile dimenticarne il nome e i racconti, quasi mitologici, legati alla sua figura. Nonostante i modi apparentemente distaccati creava legami solidi e profondi con i propri studenti dei quali, immancabilmente, storpiava i nomi creando nomignoli che ancor oggi alcuni si portano dietro con affetto. Temibili le sue interrogazioni di Fisica, guidate dal suo Osvaldo, il dado rosso a mille facce che decideva ogni mattina il nome degli studenti costretti a mettersi alla prova davanti a lui. Interrogazioni che si trasformavano in colloqui, 'interrogo e vado avanti' diceva sorridendo, sfiorandosi il naso sproporzionato rispetto al viso sulla cui dimensione scherzava ogni volta.
Marco Cavicchioli mancherà a tutti, ai tanti che hanno mantenuto un legame con lui anche dopo il liceo e a chi, pur non avendolo più incontrato, lo ha tenuto per anni nel luogo più dolce della propria memoria.
Lascia i fratelli Alberto, docente ordinario di geometria a Unimore, e Giorgio. I funerali si terranno oggi, 24 dicembre, alle 14.30 partendo dalle Camere ardenti del Policlinico per la chiesa parrocchiale di Baggiovara dove alle 15 sarà celebrata la Messa.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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