Modena, uno spazio pubblico in memoria di Rolando Balugani
Ha fatto parte del Comitato provinciale Anpi ed ha avuto incarichi anche a livello nazionale
'A ridosso delle celebrazioni della Festa della Liberazione, tutto il consesso comunale ha ritenuto doveroso, nell’ambito di una ”operazione di memoria”, valorizzare un uomo a cui è stato riconosciuto, da diversi ed anche opposti schieramenti politici, il rigore nel fare ricerca storica impegnandosi per testimoniare e trasmettere quei valori che sanciti dalla Costituzione aveva fatto suoi' - si legge in una nota Anpi.
Rolando Balugani nacque a Zocca nel dicembre 1943 in una famiglia di antifascisti che ha dato un
considerevole contributo di sangue alla Resistenza: la fucilazione dello zio Zosimo Marinelli a Bologna il 27 gennaio 1944 e l’impiccagione del padre Pietro con i fratelli Giuseppe e Raffaele nella rappresaglia nazi-fascista dei Boschi di Ciano il 18 Luglio del 1944.
Nei primi anni ’80 comincia ad effettuare delle ricerche storiche per conoscere più a fondo la tragedia che aveva colpito la sua famiglia e così lui, uomo di legge, iniziò a “indagare” per recuperare sentenze ed atti giudiziari. Queste ricerche lo porteranno ad individuare gli autori della rappresaglia dei Boschi di Ciano (repubblichini della II^ compagnia del battaglione “Volontari della morte”, al comando del Cap. Enrico Zanarini) e di conoscere l’attività criminale perpetrata dai gerarchi della Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) in Emilia.
'Rolando Balugani per anni Direttore, sotto la Presidenza di Aude Pacchioni, di “Resistenza & Antifascismo Oggi” ha fatto parte del Comitato provinciale Anpi ed ha avuto incarichi anche a livello nazionale. Le sue le analisi politiche, le ricostruzioni storiche e l’impegno per riportare alla luce fatti e personaggi della Resistenza sono confluite nella pubblicazione di numerosi articoli e diversi libri che gli hanno valso premi e riconoscimenti e da un suo lavoro è stata tratta anche una rappresentazione teatrale. Balugani, scomparso nell’aprile 2017, è stato giornalista, scrittore, Vice Procuratore Onorario, Presidente della Fondazione “Giovanni Palatucci”, (ultimo questore di Fiume che, per aver salvato migliaia di ebrei, verrà deportato nel campo di concentramento di Dachau dove morirà il 10 febbraio 1945) figura che grazie alle sue ricerche storiche, ha contribuito a far conoscere, ma soprattutto “essere” e“vivere” da antifascista costituiva per Rolando Balugani l’impegno più importante da cui non poteva prescindere - aggiunge l'Anpi -. Da tempo auspicavamo che la “eredità morale”di Rolando Balugani non andasse dispersa confidando proprio nelle Istituzioni locali. Ora, grazie al recente provvedimento del Consiglio comunale, la città di Modena potrà ricordarlo e farlo conoscere anche alle nuove generazioni come merita'.
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