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Area in zona stadio tra via Padre Candido e viale Montecuccoli; area in zona piscina Pergolesi tra strada Minutara e via Divisione Acqui; area in zona Madonnina di fianco alla polisportiva tra via Don P. Fiorenzi e la diagonale (ex ferrovia): area in zona S. Cataldo tra via Ernesto Breda e strada San Cataldo.
Sono queste le 4 aree, individuate dal Comitato di cittadini Villaggio Europa del Rione Sacca di Modena, che potrebbero ospitare il centro di culto islamico a seguito del trasferimento dall'attuale sede di via delle Suore, su proprietà comunale coinvolta però nel progetto di espansione industriale della società CPC. Aree che avrebbero il vantaggio di essere di proprietà comunale e allo stesso tempo di essere collocate in zone dove l'impatto ambientale e sulla vivibilità, anche rispetto al traffico e alla congestione legata allo spostamento e alla frequentazione del centro di più di 1000 persone, sarebbe presumibilmente minore rispetto a quello che si creerebbe nell'area residenziale del Rione Sacca anche per effetto della concomitante espansione del Polo logistico Conad e dell'incremento del traffico pesante.
Soluzioni che potrebbero rappresentare delle alternative concrete non solo perché comunali ma anche per un elemento in più. Legato al fatto che la CPC non avrebbe alcuna pregiudiziale. Ciò sarebbe stato confermato nel corso di un incontro avuto tra un gruppo di cittadini e la dirigenza della società. 'A specifica domanda dei cittadini è stato risposto: Per noi, un luogo vale l’altro”. - riferisce il Comitato che questa mattina ha dato appuntamento ai giornalisti nel piazzale degli orti, nel rione Sacca, a fianco dell'area del polo logistico Conad e l'area dell'ex pro-latte.
'Visto che per il successo del progetto CPC non è obbligatorio che il centro di culto sia costruito nel sito indicato dall’Amministrazione Comunale nell’area ex Pro Latte, e la sua localizzazione può avvenire in qualsiasi area consona ai suoi requisiti dimensionali e funzionali e alle istanze della comunità islamica, i cittadini e il comitato si sono quindi impegnati nella ricerca di siti alternativi, qualora fosse effettivamente necessario spostare la moschea'.
Un lavoro importante ed approfondito svolto tenendo conto del fatto che le aree 'non riducessero le dotazioni di verde di zone residenziali, non avessero effetti congestivi sulla circolazione e fossero di agevole accessibilità autoveicolare e ciclistica'. Un lavoro dal quale sono emerse quattro soluzioni illustrate in un pannello issato al centro del parcheggio tra diverse decine di residenti della zona.
'In vista delle imminenti elezioni comunali, invitiamo i candidati Sindaco ad esprimersi sul futuro urbanistico di questa parte della città e vogliamo delle risposte programmatiche prima delle elezioni' - hanno affermato i rappresentanti del Comitato.
'Siamo disponibili ad un confronto, in quanto riteniamo essenziale che i nostri futuri rappresentanti politici, collaborino con i residenti per affrontare la questione della localizzazione della moschea, un tema cruciale per il benessere e la qualità della vita nel nostro quartiere. Attendiamo risposte e un confronto costruttivo, ma anche ulteriori proposte alternative da parte della nostra Amministrazione, che rifletterebbero un impegno condiviso verso lo sviluppo armonioso della nostra comunità'.
Redazione Pressa
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