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Un banchetto divulgativo in corso Duomo con raccolta firme per dire no alla vendita della parte del complesso della Madonna del Murazzo, in strada San Cataldo, ovvero la parte che comprende i locali che circondano anche la chiesa (che chiaramente rimarrebbe esclusa dalla cessione) e rimasti esclusi da quelli del convento da anni utilizzati come centro di accoglienza per migranti dell'Associazione Porta Aperta. E sarebbe poprio quest'ultima, che si sarebbe fatta avanti di fronte alla possibilità di acquistare l'intero complesso estendovi tutte le proprie attività. Una trattativa in corso, quella con i Frati Minori di Bologna, attuali proprietari, e Porta Aperta, appunto, che dovrebbe sfociare in un rogito nel corso del 2024. Un passaggio dal significato non piccolo, capace di andare ben oltre il piano tecnico.
Da luogo aperto alla città per funzioni e attività di carattere culturale e religioso che sarebbe dovuto diventare stando ad un progetto lanciato 20 anni dall'allora Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, e che aveva coinvolto tutte le autorità modenesi in una grande campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione ed il rilancio, il complesso verrebbe destinato e chiuso alle funzioni di una associazione specifica che opera prevalentemente nel settore dell'accoglienza dei migranti. Estendendo presumibilmente all'intero complesso tutte le attività oggi svolte nella parte che affacciano sul lato sud della ex ferrovia, ora diagonale ciclabile.
La chiesa che ne fa parte rimarrebbe inalterata nelle sue funzioni che per quanto rigurda le celebrazioni continuerebbe l'attività, ma si troverebbe di fatto come una isola all'interno di un complesso che con le caratteristiche e con le funzioni che assumerebbe con la cessione a Porta Aperta, sarebbe di fatto e per sempre un luogo comunque 'chiuso' al resto della città.
Almeno stando alle motivazioni dei detrattori dell'ipotesi di vendita e che motiverebbero anche la raccolta firme organizzata da gruppo di persone, fedeli e liberi cittadini, e promossa anche dal Dr. Daniele Giovanardi, ex presidente della Misericordia di Modena e attuale referente di Democrazia Sovrana e Popolare. Raccolta firme che si è tenuta nei giorni scorsi in corso Duomo, dove era stato allestito anche un banchetto informativo e che proseguirà, dicono gli stessi promotori, nei prossimi giorni. 'Allo scopo anche di informare i cittadini su quanto sta succedendo e per chiedere che di quanto stia succedendo sia informata la città, perché il complesso della Madonna del Murazzo rappresenta 4 secoli di storia e di spiritualità della nostra città e non è accettabile che un tale patrimonio sia venduto nel silenzio' - afferma Daniele Giovanardi.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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