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'A nulla sono valsi gli appelli alle forze politiche e istituzionali di questi mesi, per rivalutare la situazione organici della polizia modenese, alla luce dell’ultima lista stilata dal Sole 24 ore che pone Modena al 10° posto per indice di criminalità in Italia. A nulla è valso denunciare lo stato di abbandono del posto integrato di polizia del centro storico, cattedrale vuota, segno tangibile del fallimento delle politiche di sinergia tra le istituzioni locali e quelle nazionali in termini di sicurezza. Apprendiamo che, come era stato stabilito dalle tabelle ministeriali, l’incremento di agenti di polizia previsti per questa provincia, e che si realizzeranno di qui ad un mese, (e che speravamo con una flebile speranza fossero implementati), non supereranno le 5 unità per la Questura di Modena, risultando dunque inadeguati'
Commento e analisi amara da parte del Segretario provinciale del SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, alla notizia che al netto dei trasferimenti verso altre province e dei pensionamenti il saldo degli agenti della Polizia di Stato che arriveranno in Questura a Modena sarà di 'sole' 5 unità. I 17 in arrivo serviranno di fatto a compensare il numero di coloro che dal 1° gennaio non ci saranno più. Per il sindacato gli agenti in più necessari, visto anche l'aumento dell'attività sia legata al Covid ma anche alla rischiosità degli interventi che vedono sempre più spesso agenti aggrediti e che richiedono costantemente rinforzi, dovevano essere almeno 20.
'Il bilancio, per questo, è deludente. Inoltre tutto il personale nuovo andrà formato con il necessario dispendio di tempo ed energie prima di renderlo autonomo' - sentenzia Orfello che nel merito segnala anche l'inadeguatezza dei metodi utilizzati per prevedere gli incrementi di organico necessari.
'Appare inverosimile - afferma - che si possa accettare una previsione sugli incrementi degli organici di polizia che parta dalla media di età del personale già in servizio in quella città e non dall’effettiva esigenza della città, dei cittadini, quando i dati danno ormai il senso di una situazione insostenibile.
Non si può sopperire, soprattutto per quanto riguarda le pattuglie impegnate nel controllo del territorio, con lo straordinario emergente che non basta mai, lesinando sulle ore di recupero tra un turno e l’altro, senza incidere sulla sicurezza degli operatori e sulla qualità del servizio reso'
'Oggigiorno - prosegue il segretario provinciale SAP - l’attività di Polizia è resa sempre più complessa da una certa intolleranza ai controlli che sempre più spesso sfocia in violenza subita dagli operatori, quotidianamente costretti al raddoppio delle pattuglie sul singolo intervento per operare in sicurezza, per non parlare dell’uso strumentale delle riprese più o meno improvvisate da parte dei professionisti del disordine, subito riversate in rete per promuovere processi sommari.
La presenza numerica sul territorio è dunque fondamentale in questo particolare momento storico, ma nonostante i dati e l’esperienza indichino che Modena ha bisogno di 20 agenti in più, il numero congruo minimo di incremento che la Questura di Modena dovrebbe vedersi riconoscere.
Assistiamo ancora una volta ad un rinvio della risposta da parte delle istituzioni, che in altre province in passato però, come nel caso della vicina Reggio Emilia, hanno riconosciuto incrementi di organici pari a 25 agenti in una sola tornata.
Nonostante le difficoltà quotidiane per sostenere soprattutto il servizio di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato modenese, ci ritroviamo a registrare sotto il profilo dell’incremento dell’organico un piccolo sforzo del ministero, che non riconosce e non ripaga della fatica fin qui compiuta.
Solo grazie all’abnegazione di chi ha scelto questo lavoro per vocazione, garantendo tutti i giorni la sua presenza sul territorio per contrastare una criminalità sempre più recrudescente e ostile, aldilà delle oggettive difficoltà - conclude Orfello - si può ancora contare sull’istituzione di cui fanno parte, e che noi siamo orgogliosi di difendere'