Peste Suina, incontro in Provincia: pronti 10 milioni dalla Regione
ll punto con gli allevatori e l'assessore regionale Mammi
All’incontro erano presenti anche rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio, le associazioni venatorie e agricole, numerose associazioni di categoria, l’Ente gestione parchi Emilia centrale, sindacati, consorzi e i consiglieri regionali Luca Sabbatini, Giulia Pigoni, Luca Cuoghi e Francesca Maletti.
Per l’assessore regionale Mammi «la priorità della Regione, in questo momento, è quella di scongiurare il rischio di impatti negativi su intere filiere produttive, legate direttamente e indirettamente all’attività suinicola. A questo proposito abbiamo stanziato quasi dieci milioni di euro per la biosicurezza territoriale e intendiamo attivare anche qui una cabina di regia operativa per coordinare le attività di miglioramento dei livelli di sicurezza e per l’eradicazione del cinghiale, come già in corso nelle zone più a rischio come Parma e Piacenza. L’obiettivo – ha concluso Mammi – lo raggiungeremo solo agendo tempestivamente e in maniera sinergica e coordinata con tutti i soggetti che operano nei diversi contesti».
«Vista la presenza di cinghiali sul territorio modenese – ha aggiunto Braglia – potenziale veicolo dell’infezione, occorre mettere in campo le azioni per proteggere gli allevamenti e impedire la diffusione della malattia; è un problema assolutamente da non sottovalutare perché porta al blocco delle esportazioni delle carni e dei derivati con possibili enormi danni all’economia modenese. Anche i cittadini possono dare il proprio contributo».
La Regione Emilia-Romagna ha istituto il numero telefonico 051 6092124 per segnalare ai servizi veterinari dell’Ausl un cinghiale morto o i resti del cinghiale stesso (la sua carcassa, oppure le ossa) chiamando il numero telefonico.
La peste suina africana, di tipo virale, non colpisce l’uomo, ma i suini e i cinghiali ed è altamente letale negli animali colpiti; non esiste alcun trattamento o vaccino ed è responsabile di pesanti conseguenze economiche dovute ai costi di eradicazione e al blocco delle esportazioni di prodotti italiani di eccellenza.
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