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'Sono quasi tremila gli ucraini fuggiti dal conflitto che da circa un anno vivono nel modenese avendo ottenuto la protezione temporanea. Molti adulti lavorano e i minori frequentano le scuole del territorio. Incrociando gli ultimi dati della Questura e dell’Ausl, si conferma il dato stabile di circa 3.000 persone di cui circa 1.000 nel capoluogo di cui 500 minori. Questi dati trovano riscontro dall’attività del nostro Centro Stranieri che dall'inizio dell'emergenza ad oggi ha censito 392 nuclei, per complessive 1005 persone, di cui, appunto, 500 sono minori'.
È quanto ha sottolineato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, giovedì 11 maggio durante la comunicazione al Consiglio comunale sull’emergenza umanitaria conseguente alla guerra in Ucraina.
Il sindaco ha quindi ricordato che il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza per continuare ad assicurare accoglienza e assistenza sul territorio nazionale alla popolazione proveniente dall’Ucraina.
Il Governo ha approvato, inoltre, il decreto-legge per la prosecuzione delle misure di accoglienza e assistenza, come l’accoglienza diffusa e il contributo di sostentamento, rivolte ai richiedenti e a chi già beneficia della protezione temporanea a seguito della crisi ucraina e anche l’estensione della validità dei permessi di soggiorno per protezione temporanea (che scadevano a marzo) al 31 dicembre 2023.
I precedenti permessi di soggiorno per protezione temporanea scadevano a marzo, ma, grazie a questa proroga, sono validi fino alla fine dell’anno.
Per quanto riguarda i dati dell’accoglienza, in particolare, rispetto ai minori, il Centro Stranieri del Comune ha svolto circa 101 istruttorie, concluse indicativamente entro settembre 2022, relative a minori ucraini accompagnati non da genitori ma da parenti, familiari o conoscenti, per i quali è stata richiesta la tutela in capo agli accompagnatori. I decreti di tutela notificati al sono stati ad oggi 22.
Nell'ultimo mese presso gli sportelli si sono rivolte per richieste di informazioni 157 persone.
Da inizio emergenza il Comune ha segnalato alla Prefettura per accoglienza Cas 360 persone, di cui 191 sono state accolte appunto nel regime Cas; nell'ultimo mese è stato segnalato per l’accoglienza un solo nucleo, mentre la stragrande maggioranza delle persone presenti sul territorio è in sistemazione autonoma.
Il sindaco ha quindi spiegato che i Cas dedicati alla popolazione ucraina sono da tempo completi; rimane il sistema di accoglienza diffusa di protezione civile, che però fatica a rispondere alle necessità dei nuclei familiari con disponibili pochi posti in famiglia e fuori dal territorio provinciale. Anche per questo, dall'autunno scorso, su 13 nuclei segnalati solo quattro hanno accettato la proposta di accoglienza; tre nuclei stanno ancora aspettando una proposta e diverse famiglie sono ancora accolte da Croce blu e da Caritas, mentre gli utenti ucraini dell’emporio sociale Portobello, rispetto alla primavera estate scorsa, si sono più che dimezzati.
Per quanto riguarda, infine, l’inserimento scolastico dall’infanzia alle superiori, i minori ammessi al nostro sistema educativo-scolastico erano 243, mentre sono stati 205 i frequentanti effettivi con 38 rinunce, da inizio anno, concentrate tra servizi educativi e scuola primaria. In vista dell’estate, anche quest’anno l’Amministrazione comunale è al lavoro per integrare bambine, bambini, ragazze e ragazzi ucraini nel sistema delle attività estive e dei centri estivi applicando le medesime modalità, procedure di iscrizione ed agevolazione esistenti per gli altri minori.
Redazione Pressa
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