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Dopo quasi di 13 anni di malfunzionamento, degrado, polemiche e critiche che portarono anche ad interrogazioni consigliari, giunge al termine, con lo smantellamento definitivo, il progetto di raccolta differenziata rifiuti in piazzale San Francesco a Modena. Costituito da piccoli cassonetti differenziati per tipologia di rifiuto, con bocca comunicante direttamente con contenitori interratti muniti di sollevatore elettrico per il ritorno in superficie dei rifiuti e per lo svuotamento. Una sorta di isola ecologica, formata da 4 totem di acciaio, che doveva sostituire la presenza dei tradizionali cassonetti, anche con l'obiettivo di eliminare il degrado da questi generato. Fatto sta che le cose non sono andate come dovevano andare. A causa del ripetuto non funzionamento o mal funzionamento del sistema di sollevamento e svuotamento l'isola ecologica si è spesso trasformata in una discarica a cielo aperto. Aumentando, anziché riducendo, il degrado. Per mesi e mesi.
Fino al suo abbandono alcuni anni fa. Stop al funzionamento che non ha risolto il problema legato alla presenza dei 'totem' di metallo per il conferimento dei rifiuti. Affiancati dal paradossale, almeno rispetto alle intenzioni dichiarate del Comune, ritorno dei cassonetti. Mantenuto anche dopo l'introduzione, da fine 2022, del nuovo modello di raccolta differenziata porta a porta. Che in centro storico era già comunque partita per la differenziata. Fatto sta che il mantenimento dei cassonetti ha portato a risultati ancora peggiori per il decoro pubblico. L'immagine riportata sopra si riferisce al maggio dello scorso anno a raccolta differenziata porta a porta già avviata. Con il ritorno dei cassonetti al posto dell'isola ecologica smantellata ma con i totem ancora presenti. I cassonetti sono stati succesivamente rimossi e i totem inscatolati con pannelli in legno trucciolare. Pugno in occhio, almeno esteticamente, rispetto ad una piazza nel frattempo riqualificata.
Nell'immagine sotto il rendering della piazza dopo l'intervento
Una situazione da risolvere anche per Hera che negli ultimi mesi ha così eleborato un progetto per il totale superamento dell'isola ecologica con impianto interrato. Via libera al progetto in linea tecnica, da parte della giunta, al progetto, arrivato con delibera del 5 marzo scorso e con formalizzazione di un costo di 42.000 euro di spesa che trova copertura con altre risorse pubbliche all'interno del PEF (Piano Economico Finanziario) 2022-2025 del Servizio di Gestione Rifiuti Urbani definito da Atersir.
Obiettivo dichiarato restituire uno spazio alla collettività con la riqualificazione dello spazio pedonale esistente promuovendo la cultura del verde come patrimonio pubblico. Quindi rimozione dei terminali dell’isola ecologica da tempo dismessa dismessa, e utilizzo dei varchi interrati e della parte superficiale per la realizzazione di un’area verde attrezzata per la sosta con l’impianto di alcune essenze arboree di media altezza. Lavori conclusi entro meggio.
Redazione Pressa
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