Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La giunta della Regione Emilia-Romagna ha prorogato di un anno gli obiettivi del piano rifiuti per la raccolta differenziata. Non solo per gli alluvionati, ma aiutando anche i grandi Comuni. Lo segnala dopo una seduta di commissione la consigliera regionale Fi Valentina Castaldini, secondo la quale 'non possiamo non ammettere che molti grandi Comuni sono indietro nell'applicare un modello spesso ideologico e che questo consentirà un bel respiro di sollievo, per tanti sindaci in difficoltà con i loro cittadini e con un calo di consenso nazionale e regionale'.
In sostanza si tratterebbe di un vero e proprio soccorso rosso da parte della giunta PD per città come Modena dove la raccolta differenziata era ferma al 60% dal 2015 e dove Hera e comune hanno provato a correre ai ripari con un porta a porta frettoloso, non condiviso preliminarmente con la città e che dopo mesi dall'avvio, sta ancora presentando forti criticità.
Lo spostamento degli obiettivi da raggiungere di un anno (previsto per le città nei territori alluvionati e così esteso a tutti), equivale ad una sorta di regalo utile per sanare temporaneamente l'incapacità dei comuni capoluogo di raggiungere per tempo gli obiettivi nelle percentuali di raccolta differenziata. Stesso sospiro di sollievo, oltre a Modena, potrebbe tirarlo anche il sindaco di Bologna Lepore che di fronte al fallimento nell'applicazione del porta a porta in centro ha deciso un clamoroso dietro front che certamente non lo aiuterà a perseguire gli obiettivi. Ed è così, e non è la prima volta, che per non sforare i limiti, li si sposta. Con un atto politico. Così in sostanza ha deciso e fatto la giunta regionale, con il sostegno della maggioranza consigliare, inserendo un emendamento al documento di assestamento di bilancio.
'Con questa mossa la Regione prova a spostare il problema al 2024', commenta il Consigliere regionale di Forza Italia Valentina Castaldini.
Più in generale sull'assestamento di bilancio 2023-2025, con il voto in aula la prossima settimana, Castaldini rileva che 'la maggioranza non ha presentato neanche un emendamento. Sembra che oggi la giunta Bonaccini abbia chiesto tacitamente un voto di fiducia e i consiglieri di maggioranza, contrariamente a quanto è avvenuto discutendo nelle nostre commissioni, hanno deciso di farlo senza chiedere nessuna modifica. E di cose da proporre sono emerse da parte della stessa maggioranza, ma tant'è, ne prendo atto; ma non sono convinta, sinceramente, che sia la strada giusta. Certo c'è un problema sull'uso degli strumenti democratici, ma c'è anche un problema
politico', puntualizza Castaldini.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>