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'Vista l'esperienza dello scorso anno, nei giorni scorsi abbiamo scritto alle scuole superiori della provincia di Modena per chiedere un incontro preliminare per confrontarci sui criteri di ammissione dei ragazzi al primo anno. Vogliamo evitare ciò che è successo l'anno scorso, quando a centinaia di ragazzi venne impedito di frequentare la scuola superiore scelta sulla base di criteri discutibili come la media dei voti nel secondo quadrimestre delle scuole medie o addirittura sulla base di un sorteggio. Un sistema che abbiamo contestasto. Le decine che si erano rivolti alla nostra associazione hanno trovato una soluzione ma questo non risolve il problema, perché il diritto di frequentare la scuola che più si ritiene essere consona e adatta alle proprie aspirazioni deve essere garantito, soprattutto trattandosi di scuola dell'obbligo e non è accettabile pregiudicare il futuro dei ragazzi sulla base dell'andamento scolastico all'età di 12 anni'.
Il Presidente Udicon Emilia-Romagna Vincenzo Paldino che l'anno scorso aveva raccolto le segnalazioni e le istanze di decine di famiglie escluse non solo dalla prima ma anche dalla seconda o terza scuola scelta al momento della preiscrizione torna sul tema legato agli esuberi di iscrizioni alla scuola superiore che i dirigenti scolastici degli istituti più affollati avrebbero il diritto di gestire direttamente, attraverso l'introduzione di criteri di ammissione fissati autonomamente. 'Capiamo il problema degli esuberi ma è chiaro che non è così che si risolve il problema.'
Un tema che parallelamente è stato al centro, sabato mattina, di un incontro autoconvocato da un gruppo di genitori, soprattutto di studenti di terza della scuola media Ferraris di Modena nel quale è stato confermato l'invio di una lettera agli organi competenti per chiedere una soluzione.
'Non si può giocare con il futuro dei ragazzi, non si può fare passare il messaggio che la carriera scolastica possa essere decisa da un sorteggio e tantomeno dall'andamento scolastico in seconda media' - afferma Paldino. 'Siamo pronti al confronto ma anche fermi nell'affermare che il sistema deve cambiare'.
Redazione Pressa
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