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Mancano ancora alcuni giorni al termine della fase d’iscrizione alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico fissata per il 10 febbraio, ma come già successo dodici mesi fa la sede di Modena di Udicon Emilia-Romagna segnala una nuova ondata di segnalazioni arrivate dalle famiglie, coi propri figli già esclusi dalla scuola desiderata. Ma questa volta pare esserci un trucco, una sorta di escamotage perché, rispetto all’anno passato, il volume di esuberi risulti minore.
Un tema già affrontato dall'associazione all'inizio e nel corso dell'anno scolastico 2022-2023 e riportato alla ribalta recentemente anche alla denuncia con interpello alle istituzioni di un gruppo di comitati di genitori organizzati che, partendo dalle scuole medie Ferraris, ha coinvolto i comitati di altri istituti della città.
l'effetto dei criteri di esclusione affidati alle singole dirigenze in caso di esubero di studenti iscritti alle classi prime rispetto alle disponibilità della scuola, rappresentano un problema per tanti studenti e rispettive famiglie che devono rinunciare a frequentare la scuola superiore desiderata e scelta.
'Udicon - dichiara l'associazione - sta ricevendo diverse telefonate di genitori amareggiati che vengono contattati dalla scuola indicata nel modulo come la preferita per il proprio figlio, invitando la famiglia a rifare la domanda e inserire un altro istituto, in quanto nel loro è già stato raggiunto il numero massimo di richieste. Se confermato, si tratterebbe di una modalità inaccettabile e gravissima, che ancora una volta ripropone uno schema contestato'.'I ragazzi attualmente in terza media stanno per affrontare una scelta importante, un nuovo capitolo della loro vita, ma questa decisione verrà mortificata da un sistema scolastico locale incapace di assorbire le tante richieste – spiega Vincenzo Paldino, presidente regionale di Udicon Emilia-Romagna -. Avevamo chiesto un confronto alle scuole, le avevamo diffidate anche legalmente per i criteri adottati l’anno passato nella scelta dei ragazzi, ma nessuno si è fatto vivo. Ci stanno chiamando tante famiglie e se quello che ascoltiamo verrà confermato, ci batteremo in ogni sede perché non accada più'.
Paldino giudica 'scorretto chiamare a casa le famiglie invitandole a rifare il modulo indicando un altro istituto. Com’è possibile che in certi istituti si sia già raggiunto il livello massimo di capienza per il prossimo anno? Come si può cercare un escamotage di questo genere per poi fare figurare che non ci sono stati esuberi e che le richieste per determinati istituti sono stati in linea? Le scuole devono avere il coraggio di prendersi le loro responsabilità e comunicare, quando sarà il momento, a quanti ragazzi hanno dovuto dire ‘no’. Come Udicon, raccoglieremo tutte le testimonianze e ci muoveremo di conseguenza per tutelare le famiglie'.
Redazione Pressa
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