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In merito alla situazione relativa alla presenza delle cooperative nei Pronto Soccorso e nelle Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia di Carpi e Mirandola, descritta nell'articolo pubblicato da La Pressa, l'Ausl di Modena è intervenuta direttamente con alcune precisazioni che riportiamo di seguito integralmente.
'Nell’ambito della rete dell’Emergenza Urgenza dell’intera provincia di Modena permane una criticità legata alle difficoltà di reclutamento di specialisti, nonostante l’Azienda abbia messo in campo diverse azioni, a partire dalla costituzione di una rete Dipartimentale di supporto interaziendale tra AUSL Modena, AOU e Ospedale di Sassuolo, al fine di reperire personale già presente sul territorio.
Si è dato corso inoltre, alla pubblicazione di numerosi bandi in tutte le possibili forme contrattuali (nell’ultimo anno e mezzo son state bandite per i PS aziendali 3 procedure pubbliche di selezione e 2 di mobilità interaziendale oltre all’apertura di 2 bandi per contratti libero professionali); si è ricorso all’istituto dell’attività aggiuntiva sulla base della L.
R.
n. 23/2022; sono state utilizzate le graduatorie dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena per individuare eventuali professionisti disponibili. Ciononostante, vista la ridotta disponibilità di specialisti sul mercato del lavoro, che pesa su tutto il territorio nazionale, non è stato possibile reperire tutte le risorse mediche attese. Anche l’ultima selezione concorsuale aziendale a tempo indeterminato, effettuata a febbraio 2024, pur garantendo alcune assunzioni in particolare tra i medici in formazione specialistica, non ha consentito una copertura totale del fabbisogno.
Si è dunque reso necessario procedere un ulteriore bando per il ricorso, se pure in misura sostanzialmente ridotta rispetto ai precedenti, ad ore di disponibilità medica tramite cooperative, al fine di poter continuare a garantire ai cittadini tutte le attività in essere nei servizi sanitari, vista anche l’imminenza del periodo estivo durante il quale è fondamentale assicurare anche le ferie al personale.
Grazie al lavoro organizzativo e di reperimento di risorse che non si interromperà anche nel prossimo futuro, a fronte di una domanda di turni che, all’epoca del primo bando, era di 126 turni mensili e 21 reperibilità, si passa a un fabbisogno totale, tra PS e Ginecologia (ospedali di Carpi e Mirandola), di 52 turni al mese (45 sui due PS e 7 su Ginecologia di Carpi) e 7 reperibilità con un calo del 60% sui turni e del 70% sulle reperibilità.
La proroga, che viene utilizzata finché non sarà attivo il nuovo bando, va necessariamente costruita sulle condizioni del precedente, ma già ora l’impegno di personale richiesto è in riduzione (a marzo 2024 erano 75 turni e non 126) è conseguentemente l’impegno di spesa.
L'obiettivo prioritario rimane infatti quello di perseguire il superamento, nei prossimi mesi, del ricorso alla cooperativa prima presso il PS di Mirandola e successivamente presso il PS e la Ginecologia di Carpi, previo recupero delle risorse mediche previste'.
Redazione Pressa
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