'Fermare il genocidio - affermano i referenti Si Cobas Modena, significa mettere in atto ogni forma di pressione internazionale sulle istituzioni israeliane e sui suoi interessi economici: ciò significa sanzioni commerciali, sospensione dei trattati di collaborazione scientifica e “culturale”, di interscambio finanziario e di forniture di armi e componenti.
L’Università di Modena e Reggio Emilia ha stipulato numerosi accordi di scambio con università israeliane, incluso alcune che sorgono nei territori occupati illegalmente dai coloni ebraici.
Gli atenei e il sistema educativo israeliano applicano da decenni politiche di apartheid contro gli studenti palestinesi e le minoranze cristiane, con una politica di feroce repressione del dissenso. Allo stesso modo da decenni l’esercito israeliano bombarda scuole e università in terra palestinese.
Questi scambi comportano anche il supporto attivo da parte dell’ateneo ad aziende che promuovono tecnologie militari israeliane, come la Tekapp di Formigine.
In Palestina si sta consumando sotto i nostri occhi uno spaventoso genocidio, promosso da tutti i livelli istituzionali dello stato ebraico, incluse le università. Chi collabora con le istituzioni israeliane collabora col genocidio.
Ci uniamo quindi alla mozione presentata dalla Conferenza degli Studenti e all’appello sottoscritto da migliaia di docenti universitari italiani- chiudono i Si Cobas insieme alla richiesta di ogni forma di collaborazione con istituzioni e centri di ricerca israeliani, fino al pieno ripristino del diritto internazionale e alla cessazione dell’occupazione'.