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Strage di Monchio, Palagano si ferma per l'80esimo anniversario

Strage di Monchio, Palagano si ferma per l'80esimo anniversario

Braglia: 'Tenere viva la memoria della tragedia che ha colpito il nostro territorio rinnovando il ricordo della strage'


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Oggi a Monchio di Palagano al Parco dei caduti è stato commemorato l’80esimo anniversario della strage di Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero, con la cerimonia civile e religiosa a ricordo delle 136 vittime dell’eccidio nazifascista del 18 marzo 1944.
Nella Piazza dei Caduti a Monchio è stata deposta una corona a ricordo delle vittime, e dopo la Messa in memoria di tutti i caduti, è stata inaugurata e intitolata la nuova piazza di Monchio, mentre alle 11 gli alunni delle scuole primarie di Monchio e Palagano hanno presentato il progetto “il vento conosce il mio nome”.

Per il sindaco Braglia 'questa commemorazione vuole tenere viva la memoria della tragedia che ha colpito il nostro territorio rinnovando il ricordo della strage, nella consapevolezza che la memoria non è un esercizio, ma un dovere morale. Per questo – sottolinea Braglia – ringrazio quanti oggi, hanno voluto rendere omaggio alle vittime, alle loro famiglie e a tutta le comunità che da quella strage portano ancora le cicatrici nell’anima e nella memoria'.

La cerimonia di commemorazione è stata accompagnata da canti e musiche della corale e della banda palaganese diretta da Ottavio Piacentini, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Palagano Fabio Braglia, del procuratore
generale militare Marco de Paolis oltre ad altre autorità civili e militari.
La strage di Monchio, Susano e Costrignano fu una rappresaglia compiuta dalle truppe naziste in Italia il 18 marzo 1944, contro la costituzione delle prime brigate partigiane sull'appennino modenese, con l’uccisione di 71 persone a Monchio, 34 a Costrignano e 24 a Susano oltre a 7 civili (di cui uno di Savoniero) per un totale di 136 morti.

La Provincia di Modena realizzò poi il 'Parco della Resistenza del monte di Santa Giulia' a Monchio di Palagano, come punto di riferimento storico della strage e negli anni divenuto luogo di valore ambientale e di diversificazione della flora. Il parco, che si estende per circa ventisette ettari totalmente ricoperto di boschi prevalentemente con castagni, querce e carpini alternati a prati e pascoli, ha un alto valore didattico rivolto ai cittadini e alle scuole.

Nel 1994 venne scoperto in uno scantinato della procura generale militare di Roma il cosiddetto armadio della vergogna, contenente anche un faldone di vecchie indagini sulla strage di Monchio e a distanza di 50 anni si riuscì così a portare a processo i responsabili dell'eccidio e dal 2005 vennero intraprese indagini sulla strage da parte della procura militare grazie al
Procuratore militare Marco De Paolis, che da allora non ha mai smesso di indagare su quanto accaduto per accertare responsabilità e ottenere i risarcimenti per le famiglie delle vittime.

Domaani l’escursione “Passi di memoria” a Monchio alle 9,15, sul percorso “con gli occhi della memoria” a cura di Ideanatura, con un itinerario ad anello tra i borghi di Lama di Monchio e Monchio e con la sosta pranzo al parco della Resistenza del monte Santa Giulia.
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