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'Una realtà sociale ed economica avanzata come quella di Modena aveva ed ha la possibilità di porre quelle condizioni affinché i professionisti della sanità si sentano incentivati a lavorare anche in distretti come quello di Pavullo o di Mirandola o di Finale, ma queste condizioni non sono state create. Modena è in ritardo su questo'.
Claudio Vagnini, Direttore Generale Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena torna alla tavola rotonda sulla sanità organizzata dal PD, sul tema a lui più caro, quello su cui in otto anni alla guida delle strutture del Policlinico e Baggiovara insiste. La giusta retribuzione dei professionisti sanitari. Medici, infermieri e non solo. Sottopagati, e meno pagati in Europa. Una condizione che per molti assunti costituisce motivo di fuga, mentre per i nuovi che nel sistema pubblico potrebbero entrare, motivo per non entrarci.
Soprattutto quando non si tratta del capoluogo o di grossi centri, ma di periferie. Perché a questo livello si innesta un altro problema, legato anche a quanto può fare la pubblica amministrazione. E che, appunto, non è stato fatto. E non da oggi, ma da anni. Cosa tanto più inaccettabile per Vagnini tanto più le condizioni economiche, sociali c'erano. E qui l'amara consapevolezza di quanto si poteva fare e non è stato fatto.
'Perché ci domandiamo solo adesso il motivo per cui non ci sono più domande per fare la scuola infermiere o per fare medicina? Perché ce lo domandiamo solo adesso visto che eravamo perfettamente in grado di chiedercelo in passato e di dare una risposta? Dobbiamo creare le condizioni perché i professionisti vadano a lavorare in aree più periferiche. Se un professionista va a lavorare, per esempio a Montefiorino, deve avere quantomeno un ambulatorio praticamente gratuito e una casa a prezzi calmierati? Non è soltanto una questione sanitaria ma di visione sociale. A queste cose ci si doveva pensare ieri non oggi'
'Ma siamo un realtà di eccellenza - conclude Vagnini - e come tale abbiamo la responsabilità di rimboccarci le maniche e lavorare per fare qualcosa di buono per questa realtà'.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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