Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il Coc, Centro operativo comunale, di Vignola sarà chiuso, per precauzione, fra poche ore dopo che è rimasto in funzione ininterrottamente dalle 18.00 di lunedì 20 maggio a causa del violento nubifragio che si è abbattuto sul nostro territorio. Nel primo pomeriggio, è stato fatto il punto della situazione, presso il Polo della sicurezza, alla presenza dell’assessora alla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo. La situazione a Vignola sta tornando progressivamente alla normalità.
In mattinata, tutte le strade erano percorribili, mentre i tecnici comunali erano al lavoro per verificare lo stato delle sedi scolastiche. Per la giornata di martedì 21 maggio, infatti, con un’ordinanza sindacale, è stato deciso di tenere chiuse le scuole per consentire verifiche più puntuali. Dai primi riscontri si segnalano, per fortuna, solo infiltrazioni e allagamenti circoscritti in alcune parti degli edifici.
Le scuole saranno quindi aperte di nuovo regolarmente nella giornata di mercoledì 22 maggio. Verranno riaperti anche il Centro socio-riabilitativo I Portici, il laboratorio occupazionale Caspita, e il Centro diurno anziani che erano stati chiusi in via precauzionale.
Anche l'Ospedale di Vignola, che ha subito infiltrazioni al Pronto soccorso e nei locali interrati, ha sempre garantito l'attività.
Nel tardo pomeriggio di ieri e nella nottata decine di segnalazioni di scantinati e garage allagati, ma anche tetti che non sono riusciti a reggere la mole d’acqua e hanno allagato le stanze sottostanti. E’ cominciata ora quindi la conta dei danni.
Preoccupano le campagne, ora imbibite d’acqua, e soprattutto le ciliegie la cui stagione di raccolta è appena cominciata e su cui gli agricoltori, già pesantemente danneggiati l’anno scorso, riponevano tante speranze.
La pioggia, che aveva già cominciato a cadere dalle 15 circa, attorno alle 16 è diventata battente e ha riversato, in pochi minuti, una quantità d’acqua imponente sul nostro territorio, oltre 170 millimetri d’acqua caduti in tre ore, quanto normalmente cade in tre mesi. Le fogne, in molti punti, non sono riuscite a contenere l’acqua che si riversava sulle strade. I punti più critici sono stati via del Commercio nella zona artigianale, la circonvallazione, dove il fossato che corre al lato si è riversato sul centro della strada, l’incrocio tra viale Vittorio Veneto e via Vescovada dove la forza dell’acqua ha fatto saltare i tombini, e via Goldoni a Brodano. La Polizia locale e i tecnici comunali hanno chiuso, per un paio d’ore circa, al transito veicolare il tratto di via per Sassuolo compreso tra la rotatoria del Pam e via Paraviana.
L’Amministrazione comunale ringrazia tutti coloro che si sono messi subito a disposizione per l’emergenza e i controlli successivi, al lavoro le squadre dei Vigili del fuoco, la Protezione civile, la Polizia locale, le Forze dell’ordine e i tecnici comunali.
Riaperta la SP 37
Ha riaperto al transito nel pomeriggio di martedì 21 maggio la strada provinciale 37 nel territorio di Savignano sul Panaro al confine con il territorio della Provincia di Bologna, che era stata chiusa nella serata di lunedì 20 maggio a causa dell’allagamento della carreggiata dovuto al maltempo.
Contestualmente alla riapertura del tratto modenese, è stato aperto anche quello nel territorio di Bologna, garantendo così la piena transitabilità della strada.
La conta dei danni in campagna: Coldiretti
Il nubrifagio che si è abbattuto nel tardo pomeriggio di ieri tra Savignano, Vignola e Marano non ha lasciato indenne la campagna. E’ quanto riferisce Coldiretti Modena che questa mattina ha effettuato i sopralluoghi nelle aziende del territorio colpito stilando una prima lista dei danni.
A fare le spese dell’eccezionale evento meteorologico è la zona nota in tutta Italia per la produzione della Ciliegia di Vignola Igp che giunge a maturazione proprio in questo periodo dell’anno e di cui è appena cominciata la raccolta. Ma anche pesche, susine e seminativi.
Le piogge torrenziali, che nelle “basse” di Vignola hanno creato un accumulo di acqua fino all’altezza del ginocchio, hanno provocato – informa Coldiretti Modena - l’allagamento diffuso di campi, cortili e capezzagne rendendo impossibile l’accesso ai poderi, anche nei prossimi giorni, per effettuare la raccolta e le lavorazioni. Per le ciliegie, le cui varietà precoci sono in piena maturazione, il rischio – spiega Coldiretti Modena - è che l’eccesso di acqua (nel terreno ed atmosferica) provochi il fenomeno definito “cracking” cioè “spacco”, consistente nella rottura dell'epidermide che si verifica quando, in fase di maturazione, ci sono piogge molto intense e umidità atmosferica elevata rendendo di fatto il prodotto non commercializzabile con le conseguenti perdite economiche. Difficoltà anche per le coltivazioni di susine, pesche, kaki. Il mais e le altre coltivazioni erbacee – aggiunge Coldiretti Modena - rischiano, in caso di ulteriori piogge, l’asfissia radicale per saturazione del terreno, mentre le rotoballe di fieno, causa gli allagamenti, impiegheranno tempi molto lunghi per essiccarsi con conseguenti rischi di muffe e marcescenze. Ancora – continua Coldiretti - in campagna si registrano allagamenti di cantine, seminterrati e capannoni.
Ormai – sottolinea Coldiretti Modena – non c’è giorno in cui non si registri un evento meteorologico straordinario: solo nell’ultima settimana in provincia di Modena si contano una grandinata, l’allagamento delle campagne tra Mirandola e Concordia e, ieri, il nubifragio di Vignola. Si tratta - come più volte ribadito da Coldiretti Modena - di eventi anomali segno di un clima sempre più tropicalizzato che si manifesta con eventi di intensità e frequenza al di sopra della media e che incidono pesantemente sulla tenuta economica del comparto agricolo che nel 2023, in tutta Italia, hanno provocati danni superiori ai 6 miliardi di euro.
La conta dei danni per le imprese: CNA
È iniziata la conta dei danni a Vignola, Savignano e Marano dopo il nubifragio di ieri. “Grazie all’esperienza accumulata nel corso degli anni, siamo – purtroppo - pronti ad assistere le imprese di fronte alle problematiche inaspettate causate dall’ennesima calamità naturale che ha colpito il nostro territorio, in particolare le zone di Formica e Mulino, dove operano numerose aziende artigianali ed attività commerciali”, commenta Franca Popoli, presidentessa della locale CNA.
Alle imprese, infatti, è già stato suggerito di raccogliere quanto più materiale possibile rispetto ai danni registrati, come gestire la perdita di eventuali documenti distrutti e come muoversi rispetto alle spese di ripristino, nell’eventualità di futuri rimborsi.
Al momento non si registrano danni gravissimi, ma CNA, tra le proprie associate, ha registrato almeno una decina di imprese che lamentano danni all’impianto elettrico, la perdita di attrezzatture ed allagamenti di varia entità.
“In ogni caso, vista anche la situazione economica, anche problemi apparentemente non gravi rischiano di avere conseguenze pesanti. Pensiamo, solo per fare un esempio, ai negozi che si sono ritrovati l’acqua nei propri locali con danni al mobilio ed alla merce. Tutto questo giustifica la preoccupazione per le nostre imprese e per i cittadini colpiti dal nubifragio – continua Popoli – Ai danni diretti si aggiungono poi quelli indiretti che riguardano la viabilità interrotta e il pericolo di smottamenti”.
“Siamo consapevoli dell’eccezionalità dell’evento, ma la puntualità con cui ormai si verificano queste situazioni richiede estrema attenzione alla manutenzione del territorio. In ogni caso, chiediamo sin d’ora che, come è capitato in altre occasioni, le istituzioni si attivino subito per prevedere risarcimenti in favore delle imprese e dei cittadini danneggiati”, conclude Popoli.