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'Oggi durante una diretta social fatta insieme ad Hanieh Tarkian abbiamo ricordato brevemente Vittorio Arrigoni, una persona che ha speso una buona parte della sua vita in difesa degli oppressi di quella magnifica terra chiamata Palestina che oggi qualcuno vorrebbe addirittura cancellare dalla faccia della terra, insieme a tutti i suoi abitanti'. A ricordare Arrigoni, deceduto nel 2011 a 36 anni, è il Circolo La Terra dei padri di Modena.
'Arrigoni proveniva da un mondo politico e culturale molto diverso dal nostro ma ritengo che la frase che amava ripetere 'Restiamo umani' dovrebbe essere scolpita nel marmo ed incisa nella sabbia di ogni valico di accesso alla Palestina, ad ogni checkpoint dove ogni giorno i civili palestinesi transitano per lavorare, studiare o semplicemente cercare di sopravvivere, vivendo ogni giorno umiliazioni ripetute, come se non fossero esseri umani.
Restiamo umani, diceva Vittorio, anche quando venne arrestato e picchiato dalla polizia israeliana nel 2005, prima alla frontiera con la Giordania poi all'aeroporto di Tel Aviv, dove era giunto per partecipare ad un congresso di attivisti non violenti, congresso che si tenne in un clima di stato d'assedio da parte delle autorità israeliane'.'Restiamo umani, continuava imperterrito a dire quando, dopo essere stato arrestato ed espulso, tornò più volte a Gaza via mare, con barconi che portavano aiuti umanitari, sempre a rischio di essere colpiti dalla marina israeliana, restiamo umani gridò in faccia al mondo quasi indifferente quando raccontò, unico cronista presente, la tragedia dell Operazione Piombo Fuso, con il fosforo bianco che bruciava la pelle dei bambini di Gaza, era la fine del 2008 (15 anni fa), anche allora l'operazione aveva come scopo l'annientamento di Hamas, oggi la posta in gioco sembra essere l'annientamento dell'intera popolazione di Gaza. Restiamo umani, avrà pensato anche quando venne rapito da un gruppo di salafiti ostili ad Hamas, con cui Vittorio aveva avuto divergenze e contrasti ma che aveva sempre supportato l'azione del cooperante italiano, questo gruppo di terroristi mise fine alla sua vita, prima che i miliziani delle brigate Al Qassam lo potessero liberare. I nemici di Hamas eliminarono uno dei più fieri avversari di Israele, stranamente si trattava di miliziani arrivati da poco nei territori, armati fino ai denti e qui ci fermiamo perché non amiamo la dietrologia ma stando ai fatti qualche dubbio é più che lecito. Restiamo umani, diventa difficile da ripetere ascoltando le parole dell'ex ambasciatore israeliano in televisione, parole che non hanno più neppure una parvenza di umanità, così come quelle di alcuni presentatori televisivi di casa nostra che non hanno neppure l'alibi di essere parte in causa diretta. Forse Vittorio Arrigoni le ripeterebbe ancora, lui si'.
Redazione Pressa
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