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Per Carmine Sarcone scatta la sorveglianza speciale: il 43enne calabrese, fratello dei più noti Nicolino e Gianluigi, esponenti di vertice della cosca di 'ndrangheta emiliana così come raccontato dal processo Aemilia, e di Giuseppe Sarcone Grande arrestato a marzo del 2021 nell'ambito dell'operazione Perseverance, è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare lo scorso 7 ottobre. A quel punto a suo carico è stata disposta la misura di prevenzione della durata per cinque anni, consistente tra l'altro nell'obbligo di dimora nel Comune di residenza e nel divieto di lasciare la propria abitazione durante le ore notturne. La sorveglianza speciale, decisa in quanto considerato 'soggetto con pericolosità qualificata' come riporta una nota dei Carabinieri, era stata richiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Bologna sulla scorta degli accertamenti dei Carabinieri di Reggio Emilia e di Modena.
Nel processo Aemilia, Carmine Sarcone è stato giudicato in una fase successiva rispetto al procedimento principale e nel giugno 2019, all'esito del processo con rito abbreviato, il Gup di Bologna lo condannava alla pena di anni 10 di reclusione. Nel novembre 2020, la Corte d'Appello felsinea confermava la condanna riducendo la pena a nove anni di reclusione. La quinta Sezione della Suprema Corte, nell'aprile 2022, ha però disposto l'annullamento della sentenza di secondo grado e il rinvio in Appello perché venisse celebrato un nuovo processo, attualmente in itinere. Decorsi i termini e scarcerato lo scorso 7 ottobre, al 43enne è stata quindi applicata la Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
SORVEGLIANZA SPECIALE PER CARMINE SARCONE, ASCARI (M5S): 'QUANTO ACCADUTO E' GRAVISSIMO: OCCORRE DESTINARE FONDI AI MAGISTRATI E AL SISTEMA CARCERARIO'
'Deve essere rivisto l'intero sistema detentivo e previste ingenti risorse per 'riformarlo'. Non è possibile che vi sia una scarcerazione per decadenza dei termini'.
L'onorevole cinque stelle Stefania Ascari interviene così sulla scarcerazione, lo scorso sette ottobre per decorrenza dei termini di custodia cautelare del 43enne Carmine Sarcone.
'Quanto accaduto denota disattenzione. Occorre prevedere risorse per i magistrati ma anche destinare fondi al sistema carcerario. Inoltre è fondamentale prevedere ulteriori risorse per garantire ai penitenziari rieducazione, reinserimento, socializzazione. Abbiamo più volte ribadito la carenza nei penitenziari anche emiliano romagnoli non solo di operatori della penitenziaria ma anche di educatori. Andando avanti di questo passo la situazione non può che essere esplosiva'
Redazione Pressa
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