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Due furti cellulari ed una aggressione in strada a scopo di estorcere denaro, ieri sera in zona pomposa. Fatti che hanno portato a due arresti, messi a segno dagli agenti della Squadra Volante, nei confronti di due stranieri, un 33 enne tunisino, clandestino, senza fissa dimora. E un 25 enne, marocchino, regolare, residente in zona Morane. Entrambi accomunati dall’essere pluripregiudicati con alle spalle numerosi precedenti per furti e rapine.
I fatti
Il primo episodio avviene nel tardo pomeriggio Un 25 enne marocchino, visibilmente ubriaco, con una bottiglia di birra in mano si avvicina a due fratelli di 18 e 19 anni, italiani che stanno camminando. L’uomo prende per il collo uno dei due chiedendo consegnargli 10 euro 'per comprare cocaina'.
Il giovane estrae il portafogli e gli mostra che è vuoto. Con lui non ha nemmeno moneta.
L’aggressore a quel punto si arrabbia e gli prende il cappello del valore superiore alle 10 euro e afferma che glielo ridarà soltanto in cambio di denaro ma a quel punto decide ai allontanarsi.
I due danno l’allarme ad una Volante che transita in zona e che poco dopo individua l’uomo poco distante, seduto su una panchina, ancora ubriaco e con il cappello rubato. Procedono all'arresto.
Poco dopo, intorno alle ore 21, un 33 enne entra nel ristorante Montaditos di piazzale della Pomposa. Dopo avere osservato i tavoli si siede bevendo una birra. Poi si alza e si allontana. Il suo comportamento desta il sospetto di un uomo cliente del locale che lo segue e contestualmente chiama la Polizia. Un pedinamento che si svolge in direzione via Emilia e Corso Duomo. Alla vista degli agenti l’uomo, ormai giunto in via S.Eufemia, getta due cellulari in una fioriera, ma viene visto e bloccato.
Si tratta di due smartphone, uno rubato nel locale di piazzale della Pomposa, dalla tasca della giacca di una ragazza che nel frattempo aveva denunciato il furto e l'altro rubato in un bar di via Del Taglio. Anche per lui, regolare, residente in zona Morane, ma pieno di precedenti, scatta l'arresto. Entrambi processati per direttissima. Per il soggetto clandestino sono state avviate anche le pratiche per l'espulsione dal territorio nazionale.
Redazione Pressa
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