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Forse un regolamento di conti, un litigio o un tentativo di rapina sfociato in altro, fatto sta che nei confronti di un giovane straniero tunisino l'azione violenta e concertata da una decina di persone, giovani a quanto risulta soprattutto di origine pakistana, poteva portare ad un epilogo ben diverso, e più grave, se non fosse stato per l'intervento dei residenti della zona. Uno di questi ci racconta l'accaduto. 'Erano 23,30 circa e stavamo tornando a casa, in auto. Ad un tratto abbiamo sentito urla e visto un gruppo di persone agitarsi nei pressi del piazzale del Data Center. Un ragazzo stava correndo e sfuggendo dalla morsa di una decina di giovani che lo avevano raggiunto e colpito con calci e pugni e quella che ci è parso essere un bastone o una mazza.
A un tratto abbiamo visto il ragazzo rialzarsi, e correre verso di noi, da via Rubes Triva. Aveva la testa sanguinante. Già dalla vista di quella rissa avevamo iniziato a suonare il clacson dell'auto e a chiamare il numero di emergenza. All'insistente suono del clacson diversi residenti della zona si sono affacciati e hanno dato l'allarme ma ciò in un primo momento non ha sortito nessun effetto verso gli aggressori'. Il resto, nel salvataggio dell'uomo, lo hanno fatto i riflessi, la prontezza dei due residenti che hanno dato l'allarme, chiamato le forze dell'ordine e dato protezione, nell'auto, alla vittima dell'aggressione.
'Ciò ha fatto guadagnare qualche secondo utile alla fuga del giovane che individuato l'auto delle due persone ha chiesto aiuto e protezione. 'Era terrorizzato come un amico che lo ha raggiunto poco dopo' - afferma la residente. Questo fatto sembra avere scoraggiato il gruppo che ha iniziato a dileguarsi, consapevole forse anche dell'imminente arrivo delle forze di Polizia. Carabinieri e Squadra Volante che da subito si sono messi alla ricerca degli aggressori e raccolto la testimonianza della vittima e delle persone che avevano assistito alla scena.
La zona, pur tempestata da telecamere di videosorveglianza, nell'area delle scuole medie e del Data Center, presenta nell'immediato, molte zone buie, tra cui quello dello stabile della Banca e dell'ex Borsa Merci della Camera di Commercio, abbandonato da anni e oggetto proprio ieri di un nostro articolo sulle occupazioni abusive e già al centro della cronaca per bivacchi e presenza di senza fissa dimora e spacciatori.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>