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Ventinove anni lui, modenese, pluripregiudicato, trentaquattro anni lei, incensurata, entrambi italiani. Lui ufficialmente commercianti, lei impiegata con lavori saltuari. Insieme gestivano a Modena una importante attività di spaccio di cocaina, crack e hashish. Distribuita di fatto a livello logistico in due appartamenti di Modena. Uno in zona Villaggio Giardino, abitato dai due conviventi, e l'altro, in zona Buon Pastore, utilizzato soprattutto come deposito per la droga e base per il confezionamento.
In queste abitazioni, nel complesso, i due detenevano oltre 4 kg di droga (oltre 3 kg di cocaina che sul mercato avrebbe avuto un valore di circa 250.000 euro, oltre crak e hashish), e un’arma. Attività che alimentava il fiorente mercato di cocaina e non solo a Modena; attività bloccata dall'azione della Squadra Mobile di Modena che al termine di indagini basate sull'osservazione dei movimenti e del contesto sociale frequentato dai due, ha portato alle due abitazioni.
Nei pressi delle quali erano evidenti anche movimenti sospetti.
A seguito di numerose segnalazioni relative proprio a movimenti particolari che aveva fatto presumere ad una attività di spaccio, un'operazione mirata.
I servizi di osservazione, illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Vice Capo della Squadra Mobile Brunella Marziani, hanno consentito di restringere il campo di azione e di individuare l'appartamento base logistica dell’attività, dove i due vivevano.
Il 14 gennaio scorso gli agenti decidono di entrare nell'appartamento. All'interno c'è solo lei. Durante la perquisizione viene rinvenuta una cassaforte contenente una pistola revolver, detenuta illegalmente, e circa 120 grammi tra cocaina e hashish, oltre alla somma in contanti di 460 euro. Da qui emerge l'esistenza di una seconda abitazione, utilizzata come magazzino e punto per il confezionamento, in zona Buon Pastore.
Gli agenti fanno irruzione. All'interno dell'appartamento c'è il 29enne che all’arrivo della Polizia si rifiuta di aprire la porta, bloccandola con il chiavistello, e tentata di disfarsi dello stupefacente che deteneva in casa, mettendolo in borsone che lancia dalla finestra ma che cade ai piedi degli agenti che avevano circondato la casa.
Dentro il borsone si trovavano 3.053 grammi di cocaina, 1.490 di hashish, 79 grammi di crack e 218 grammi di sostanza da taglio, oltre a 15.660 euro in banconote da piccolo e medio taglio, sequestrati come provento dell’attività illecita.
Nell’appartamento sono stati anche rinvenuti bilancini di precisione e diverso materiale atto al confezionamento della sostanza stupefacente.
I due soggetti sono stati tratti in arresto e, al termine delle incombenze di rito, tradotti presso la locale Casa Circondariale su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per l'udienza di convalida dell'arresto, all’esito della quale il G.I.P. del Tribunale di Modena ha disposto la misura coercitiva il carcere per l'uomo la liberazione della donna, in attesa giudizio. Su di lei ha pesato sicuramente il fatto di essere, a differenza del compagno, incensurata.
Stroncata dalla Squadra Mobile di Modena
29 enne lui 34 enne lei in censurata e lui pluripregiudcto
Giovedì villa ggiogisrdinibk prima abitazione una cassaforte con cocaina 70 grammi marijuana 58 grammi di hashish e revolver da lì altre indagini ulteriori luoghi altra sostanza individuato
Abitazioni nella quale convincevano e altra non pastore dove c'era un soggetto ha cercato di bloccare l'ingresso lanciato dalla finestra e bloccato dagli operatori borsone vero e proprio carico superiamo i 3 kg di cocaina crask e somma di oltre 15600 euro cassaforte 470 euro elementk per potere definire traffico
Vera e propria centrale di deposito e confezionamento della sostanza arresto in flagranza
Possesso dell'Arma e per detenzione e di spaccio casa circondariale