GIFFI NOLEGGI
Onoranze funebri Simoni
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
GIFFI NOLEGGI
notiziarioLa Nera

Caliendo minacciato da ultrà incapucciati, adesso può anche fare la vittima

La Pressa
Logo LaPressa.it

Una trentina di persone hanno tentato di fare irruzione nella sede di viale Monte Kosica dove il contestato Amministratore Unico del Modena era in un riunione. E oggi, anzich? spiegare le ragioni del fallimento e di come ha trascinato il Modena al punto più basso ed avvilente della sua storia, alla radio ha potuto raccontare 'solo' che ha avuto 'paura di morire'


Caliendo minacciato da ultrà incapucciati, adesso può anche fare la vittima
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Dopo l'assenza da Modena, domenica scorsa, quando mentre lui era a Montecarlo i tifosi protestavano davanti al Braglia trasportando una bara che celebrava in modo figurato la morte della società guidata da Caliendo, adesso l'Amministratore Unico avrà almeno un motivo in più per stare lontano dalla città e, visto lo sfratto esecutivo ormai imminente del 9 ottobre, giorno in cui dovrà liberare la sede di via Monte Kosica, anche dalla sede stessa. Quella dove ieri sera un gruppo di tifosi incappucciati avrebbe tentato di fare irruzione, con spranghe, petardi ed accompagnati da alcuni pittbull. 

Irruzione nell'ufficio di Caliendo rimasta tentata, visto che l'Amministratore (che il pericolo evidentemente lo sente bene), si è barricato in ufficio, bloccando la porta con un armadio, per poi uscire allontanandosi dallo stadio (e subito dopo da Modena), attraverso un'uscita secondaria.

Scena da film, insomma, o meglio da guerriglia, come lui l'ha descritta in una intervista rilasciata a Radio Bruno, visto che con loro, gli ultrà, avevano portato anche petardi e fumogeni. In un'atmosfera che, come quella di domenica, ha gli elementi del surreale, elementi fondanti della tragicommedia che accompagna il Modena Calcio da mesi. Umiliato nel suo cuore e nei suoi colori. Tragicommedia nella quale nessun attore che vanta crediti nei confronti della socieà ha presentato istanze che spingano il fallimento e pongano quella parola fine che tanti auspicano. Con i nomi di Salerno e Taddeo (solo per rimanere alla cronaca recente), usati o abusati per descrivere trattative ed ipotetiche operazioni di salvataggio senza uno straccio di documento capace di essere speso ad un tavolo, anche solo per riaprire le porte dello stadio.
Con una squadra obbligata a giocare fuori, e a porte chiuse, anche le partite in casa e che ha sempre perso anche al di la delle prima sconfitta a tavolino di domenica scorsa. Con i zero punti in classifica e con la prospettiva di arrivare a -6 con quelli di penalizzazione previsti. Sempre per colpa delle inadempienze fiscali di Caliendo.
Con un Comune che ha assistito impassibile per più di un anno ad una situazione che si sapeva, con la retroccessione in C, sarebbe degenerata fino ad arrivare al disastro di queste settimane (anche se la realtà ha superato la fantsia), e quindi obbligato dalle circostanze all'estremo rimedio di rescindere la convenzione, accollarsi un altro debito da 4 milioni da scaricare sui cittadini, e sfrattare la società e la squadra dallo stadio di casa distrutto dalla mancata manutenzione di cui Caliendo era responsabile. Con un tifo forse troppo accomodante quando c'era bisogno di farsi sentire davvero, e non con i petardi, ma con un fronte unito. Ed ora con un gruppo di facinorosi che con un atto tanto grave quanto ingiustificabile hanno regalato a Caliendo su un piatto d'argento anche la possibilità altrettanto surreale di raccontarsi come vittima. Parlando alla radio non della reale situazione della proprietà, non del suo fallimento sportivo ed imprenditoriale in gialloblù, non di ciò che portato il Modena al punto più basso e più avvilente della sua gloriosa storia, ma del fatto che 'ha avuto paura di morire'. Davvero un gran bel colpo.

Gi.Ga.


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Onoranze funebri Simoni

Whatsapp
La Nera - Articoli Recenti
Camposanto, morta sul lavoro: chiesti..
Una condanna a tre anni, ridotta a due in virtù del risarcimento riconosciuto ai parenti ..
23 Aprile 2024 - 21:12
Modena, via delle Costellazioni: ..
Pattuglie delle diverse Forze di Polizia con un’unità cinofila antidroga della Guardia di..
23 Aprile 2024 - 17:37
Modena, spaccia crack e ingerisce le ..
L’uomo, un cinquantenne di nazionalità nigeriana, è stato trovato in possesso di un ..
23 Aprile 2024 - 12:18
Tentato omicidio: 7 indagati per la ..
Scattate dal giudice le misure cautelari eseguite questa mattina dai Carabinieri nei ..
22 Aprile 2024 - 20:25
La Nera - Articoli più letti
L'orrore di Reggio: bambini affidati ..
Dall'inchiesta condotta dai Carabinieri emerge una realtà inquietante, da film horror. Due ..
28 Giugno 2019 - 09:33
Orrore Bibbiano, la Bolognini e gli ..
Ed ecco il video integrale del convegno, patrocinato dalla Regione, 'Quando la notte abita ..
29 Luglio 2019 - 07:00
Bibbiano, minore usata come 'cavia' ..
La lettura della ordinanza del Gip. Il caso della ragazza che mai risulta essere stata ..
04 Agosto 2019 - 15:14
Da Pavullo a Sassuolo, partorisce in ..
E' successo nella notte, protagonista una donna residente nell'alto Frignano. Dopo il ..
18 Febbraio 2018 - 22:39