A denunciare il fatto è Fabio Galli (nella foto) del Codacons.'Molto scaltri i truffatori nel fargli credere che c’erà stata una falla nel loro sistema e che tutti i soldi che gli erano stati richiesti, frutto di un imbroglio da loro non voluto, gli sarebbero stati restituiti oltre alla somma richiesta in prestito. Ad oggi l’ennesina comunicazione da parte di una ipotetica “banca del mondo” che gli chiede un ulteriore pagamento della somma di 403 euro per poter poi ricevere la somma complessiva di euro 55.000 - continua Galli -. La vicenda è inquietante perché è l’ennesima prova di quanto possa essere pericoloso affidarsi ad un mondo virtuale quando si esce dal solo contatto fatto di auguri e battute amicali. La richiesta di un prestito è una attività che non può essere ricercata se non attraverso i canali canonici (banche, poste) che certamente non regalano nulla ma mai metterebbero in piedi un imbroglio come quello descrittto. La vicenda seguita da due avvocatesse del Collegio Legale del Codacons di Modena Alessandra Magnani e Giulia Stano, finirà senz’altro sul tavolo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena e su quello dell’autority'.
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